In un alloggio di borgo S. Paolo l'armeria-archivio con bandiera

In un alloggio di borgo S. Paolo l'armeria-archivio con bandiera ii! via Staffarda 9, vicino a via Millio dove fu ucciso lo studente Iurilli In un alloggio di borgo S. Paolo l'armeria-archivio con bandiera E' la prima volta che in una base terroristica gli investigatori trovano un vessillo con la scritta Prima linea deformata per disegnare un mitra -1 vicini: «Sentivamo solo musica» Covo di Prima Linea in via Staffarda 9: un alloggio di due stanze e servizi al primo piane di una vecchia casa in borgo S Paolo. Via Millio, teatro della sanguinosa sparatoria tra polizia e militanti di Prima Linea (vi rimase ucciso per errore lo studente Emanuele Iurilli e ferito il coordinatore dell'agguato, Fabrizio Giai, detto «Ivan») è a due passi dall'appartemento trasformato in armeria-archivio. Una combinazione? Gli agenti della Digos alle 3 di notte circondano l'edificio. Alcuni funzionari irrompono nel minialloggio e sorprendono nel sonno gli occupanti. Ci sono due donne, Claudia Zan e Giuseppina Sciamili, un uomo, marito di Claudia, l'operalo Loreno Moda. Nessuno reagisce, le donne si di» chiamilo prigioniere politiche. Comincia la perquisizione. C'è materiale scottante dappertutto. In alcune valigie, armi e centinaia di proiettili. Gli agenti portano in questura pistole e rivoltelle di grosso calibro, una 44 Magnum, una 30 S. & W., altre automatiche di calibro minore, numerosi silenziatori, alcuni in fase di lavorazione, tutto l'occorrente per fabr. brlcare in casa cartucce e proiettili. Tra il ma'. ile, una vistosa bandiera rossa con la scritta Primo Lineo deformata per disegnare un mitra. Ci sono anche passamontagna e parrucche, due macchine da scrivere, una portatile ed una «Lexicon 82» a testina rotante (utilizzata probabilmente per le matrici di volantini). Costituisce una sorpresa anche il materiale documentarlo. Commenta il questore: 'Cisonb volantini die rivendicano alcuni episodi criminosi avvenuti a Torino di recente, pronti per la diffusione». Requisito uno schedario contenente minuziose informazioni su funzionari, ufficiali e agenti di pubblica sicurezza: vi sono descritti Indirizzi, abitudini e caratteristiche somatiche di ognuno. In questura la polizia mostra infine una valigia contenente libri e giornali tra cui «Liberation» e «Le Monde». Alcuni titoli di libri: «Informatica», «Reato* in fabbrica», un recente dossier pubblicato a cura di Magistratura Democratica, «Torino: progetto reazionario». Chi sono i coniugi Moda? Claudia è al terzo mese di gravidanza. Ha sposato Loreno due anni fa. Come spesso capita in questi casi, i vicini si sono stupiti dell'irruzione degli agenti. La coppia infatti teneva un comportamento insospettabile. La loro ospite non era conosciuta a Torino e passava per una parente. C'era un certo via-vai di gente, ma, dicono i coinquilini, «si sentiva suonare la chitarra e il giradischi, quindi credevamo die si svolgessero al massimo delle festicciole traamicU. I genitori della Zan vivono in via Buenos Aires: il padre soffre di cuore, alla notizia dell'arresto di Claudia è stato colto da malore. La ragazza, abilitata all'insegnamento magistrale, ogni tanto faceva supplenze ma la maggior parte del tempo la trascorreva in casa. HJiii» parte del materiale sequestrato nel covo di via Staffarda: pislole, silenziatori e proiettili

Persone citate: Claudia Zan, Emanuele Iurilli, Fabrizio Giai, Giuseppina Sciamili, Iurilli, Lineo

Luoghi citati: Torino