Altri 10 arresti, scoperto un covo di Prima linea Nel mirino dei terroristi 5 giudici e tre avvocati di Claudio Cerasuolo

Altri 10 arresti, scoperto un covo di Prima linea Nel mirino dei terroristi 5 giudici e tre avvocati Frenetico lavoro della Digos e della magistratura, mentre le notizie filtrano col contagocce Altri 10 arresti, scoperto un covo di Prima linea Nel mirino dei terroristi 5 giudici e tre avvocati Resi noti finora soltanto tre nomi: una coppia di sposi e una loro giovane amica - Le due donne hanno detto: «Siamo militanti di PI» - Interrogate dal magistrato la madre e l'ex moglie di Marco Donat-Cattin, figlio del vicesegretario de, da tempo in clandestinità - Trovato un dossier con la «condanna a morte» di 8 giuristi - Lotta Continua invita i clandestini a disertare il partito armato Giornata intensa sul fronte dell'antiterrorismo: almeno dieci persone arrestate tra Torino e Milano, la notte scorsa; un covo con armi, munizioni e abbondante documentazione su Prima Linea trovato in zona 3. Paolo; interrogate madre ed ex moglie di Marco Donat-Cattin (Irreperibile); scoperti nuovi' programmi della guerriglia che prevedevano l'eliminazione di' cinque magistrati e tre avvocati; invito di Lotta Continua ai clandestini di «disertare in massa dall'esercito armato»; ricostruito l'omicidio del giudice Emilio Alessandrini e individuati 1 killer che lo hanno ammazzato. Gli arrestati — I mandati di cattura per organizzazione o partecipazione a banda armata, emessi dalla magistratura torinese sono una trentina; finora la Digos e 1 carabinieri ne hanno eseguiti più di venti. Cominciano a filtrare nomi; In questura hanno reso pubblici quelli degli ultimi catturati. Sono i coniugi Loreno Moda, 22 anni, operaio Fiat, e Claudia Zan, 20 anni, casalinga. Con loro c'era nell'alloggio di via Stati arda, trasformato in covo-arsenale-archivio, Giuseppina Sciamili, 24 anni, originaria di Foggia e clandestina dal '78. L'arresto è stato eseguito verso le 3 di notte. Le donne hanno immediatamente dichiarato: 'Siamo prigioniere politiche e militanti di Prima Linea». L'uomo invece ha taciuto. Marito e moglie risultano «puliti», ossia incensurati. La Sciamili era .sala già fermata due anni fa in un covo della Toscana e poi rilasciata per assoluta mancanza di indizi: da allora era entrata in clandestinità. IL questore Fernando Giusti, a commento dell'operazione in corso, ha detto: Abbiamo preso uno dei capi di PI». Il nome? 'Niente da fare, nessun nome». E nessuna fotografia, per non inquinare eventuali riconoscimenti da parte di testimoni o vittime di attentati. E' noto questo capo? 'Noto nell'organizzazione ma con una ' facciata "esterna " di rispettabilità». Interviene il capo della Digos Fiorello, con lui c'è il funzionario dell'Ucigos di Roma. Come mai Improta è a Torino? 'Collaboro in questa inchiesta». Risposta laconica che può significare parecchie cose. Ad esemplo che tra gli arrestati c'è gente inquisita dai magistrati romani. «Affare» Moro? «No comment». Ma ci sono altri due arrestati. Fiorello indica lo «spezzato» elegante che indossa: » Vi sono occasioni in cui si arresta qualcuno portando il giubbotto antiproiettile e altre con la giacca scura» Cosa significa? 'Fate voi. Di questi due non posso darvi le generalità». L'abito a cui Fiorello fa riferimento vuol forse indicare che la cattura è avvenuta nel corso di un ricevimento o di una cerimonia pubblica? A Milano è stata arrestata, due giorni fa, una non meglio identificata Fiammetta Beri itili, torinese. Marco Donat-Cattin. Introvabile il terzogenito del vicese¬ gretario della de. I familiari hanno nominato un difensore di fiducia, una notizia che indirettamente conferma come il giovane non sia estraneo all'inchiesta sul terrorismo. Il magistrato ha convocato — come testimoni — la madre e l'ex moglie di Marco. Continua a pesare il silenzio sulla esistenza di Un mandato di cattura a carico del figlio dell'ex ministro. Vittime mancate. La strategia di Br e PI prevedeva per il 1980 una più aggressiva fase di attacco al cuore dello Stato: nel mirino numerosi «obiettivi», giornalisti, magistrati, avvocati. A Torino otto vittime designate, cinque magistrati e tre avvocati. Per tutti era stata emessa sentenza di morte, un avvocato risulta «condannato» sia da Br che da Pi. Un magistrato era stato pedinato nel mesi scorsi, fin sotto casa, per ben 14 volte. Contro 11 penalista l'agguato era già stato predisposto nei dettagli. Emilio Alessandrini. Gli inquirenti con il blitz di maggio avrebbero non solo aperto una vistosa breccia nella struttura di Prima Linea in Piemonte, ma individuato anche la rete terroristica milanese. Tra gli arresta-, ti e i latitanti vi sono certamente i killer che nel gennaio '79 uccisero 11 giudice Emilio Alessandrini. I numerosi catturati che collaborano hanno indicelo non solo i nomi del commando, ma le motivazioni che hanno spinto PI a uccidere il magistrato («Sapere ormai troppe cose sulla organizzazione»). A questo episodio le indiscrezioni collegano il nome di Marco Donat-Cattin. Nessuno tuttavia conferma. Chi parla? Ancora mistero sullo studente che da parecchi giorni si confida con gli inquirenti. Anche ieri è stato interrogato a lungo in questura: il magistrato ha cominciato la verballzzazione alle 9 e ha finito nella tarda sera. Il giovane non ha ancora detto tutto quanto sa su PI in cui ha militato. E' lui ad aver indicato la gran parte delle persone catturate in questo scorcio delle indagini. Tra gli arrestati, soltanto alcuni si sono dichiarati prigionieri politici: gli altri accettano l'interrogatorio. Confermata l'indiscrezione che Ìndica quali Indiziati di banda armata (forse latitanti) 11 nipote di un magistrato e il parente di un parlamentare comunista. Lotta continua. Nella sede di corso S. Maurizio 27, ieri mattina, quattro esponenti di Lotta' Continua hanno convocato i giornalisti per Illustrare l'attuale posizione del gruppo politico nei confronti del terrorismo. dell'Autonomia e dell'intero movimento della sinistra. «La lotta armata per noi è un fallimento, politico. Invitiamo i clandestini, a verificare il disastro provocato dal terrorismo che ha chiuso ampi spazi dell'opposizione»: cosi è stato detto ieri confermando il contenuto di un volan-< tino ciclostilato il 1" maggio e diffuso in città con questa intestazione: 'Uscire dal terrorismo senza morire e senza finire in galera». Un invito quindi alla «diserzione in massa dal partito armato». I rappresentanti di Lotta Continua affermano ancora: 'Inutile negare die esperienze comuni sono all'origine delle vicende personali di diverse persone attualmente arrestate. Non si può tuttavia coinvolgere un'intera area politica confondendola e annullandola nel calderone del terrorismo». Pesanti critiche sono state rivolte ai 'delatori, i vari Fioroni, Peci e Zedda». Lotta Continua si dichiara estranea a qualsiasi area terroristica e smentisce Zedda sulla «parentela» tra Ronde Proletarie e Lotta Continua indicata, dal giovane «pentito», come vivaio di PI. Le indagini. Il questore Giusti promette nuovi sviluppi «clamorosi a breve scadenza». Confer¬ ma indiretta che questa è certamente la più vistosa operazione contro il terrorismo. Tra I quindici arrestati mercoledì scorso vi sono anche due sindacalisti: 6 l'unica indiscrezione trapelata sull'Identità del catturati. Pier Paolo Benedetto Claudio Cerasuolo

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