A Burolo una studentessa di 18 anni si è uccisa sparandosi alla tempia

A Burolo una studentessa di 18 anni si è uccisa sparandosi alla tempia Tragica fine della figlia di un funzionario della Olivetti A Burolo una studentessa di 18 anni si è uccisa sparandosi alla tempia Sconvolta per la morte della madre avvenuta due anni fa - La giovane era sola intasa, ha sottratto dalla cassetta di sicurezza la pistola del re e si è tolta la vita Una studentessa liceale di Burolo, Paola Vannone 18 anni, si è tolta la vita giovedì sparandosi un colpo di pistola alla tempia mentre era sola in casa. Il suo corpo è stato scoperto soltanto nella serata quando il padre —Angelo, 48 anni, funzionario della Olivetti — è tornato a casa dal lavoro. I due vivevano soli in una bella villa alla periferia del paese da quando due anni fa era mancata per malattia la madre della vittima, Wilma. L'episodio ha destato profonda impressione sia a Burolo sia a Ivrea dove i Vannone sono conosciuti. Il padre, prima di lavorare alla Olivetti, aveva diretto per diversi anni la filiale dell'Istituto Bancario Italiano. La studentessa avrebbe dovuto affrontare gli esami di maturità nel prossimo luglio. A scuola i compagni e gli insegnanti la ricordano piena di vita e di iniziative, anche se la scomparsa della mamma aveva lasciato in lei un segno profondo. Il decesso aveva tuttavia rinsaldato i legami tra padre e figlia. Difficile appurare i motivi della tragedia di giovedì. Pare che la ragazza avesse avuto una delusione amorosa negli ultimi mesi, che aggiunta al trauma ijVissuto due anni fa e alla preocIxupazione per il prossimo impegno scolastico, possono avere alterato il suo equilibrio anche se nulla all'apparenza lo lasciava presagire. Secondo quanto hanno potuto stabilire gli inquirenti Paola Vannone giovedì mattina non è andata a scuola. Il padre l'ha lasciata di buon'ora perché aveva impegni di lavoro a Torino. La ragazza — come ha accertato la perizia medica — in un primo momento avrebbe cercato di togliersi la vita recidendosi le vene dei polsi con una lametta da barba. Poi vista la difficoltà del proprio tentativo, avrebbe ingerito alcuni barbiturici, infine scesa in cantina, si è impossessata della pistola che il padre conservava in una casseforte —di cui anche lei conosceva la combinazione — e, tornata nella sua stanza, si è puntata l'arma alla tempia facendo fuoco. Nessuno ha potuto udire lo1 sparo e cercare di soccorrerla. n padre, guando e rientrato, non si è allarmato immediatamente per la sua assenza; pen- sava che si fosse allontanata momentaneamente da casa. Poi si è affacciato alla stanza della ragazza e l'ha trovata esanime. Sul comodino un biglietto d'addio commovente, con il quale invoca 11 perdono del genitore per il suo gesto del quale tuttavia, non dà una spiegazione precisa. I funerali avranno luogo oggi, alle 15,30. * Un pensionato di Rivarolo Canavese, Mario Giubellino, 73 anni, si è tolto la vita lanciandosi dal terzo piano dell'edificio Inam di via Piave a Rivarolo. Era sofferente agli occhi; aveva prenotato per una visita dall'oculista dell'inani. Dopo aver aspettato l'intera mattinata il suo turno e quando la saletta 'd'attesa si è svuotata perché .l'ultimo paziente era andato dal medico, il Giubellino ha scavalcato la finestra e si è lasciato cadere nel vuoto da un'altezza di 12 metri. Era molto conosciuto. Da pensionato si era dedicato alla segreteria della Croce Rossa e dell'Associazione del commercianti di Rivarolo e del Canavese. La notizia della sua morte ha destato impressione.

Persone citate: Giubellino, Inam, Mario Giubellino, Paola Vannone, Vannone

Luoghi citati: Burolo, Ivrea, Rivarolo, Rivarolo Canavese, Torino