Molinette, bene il cuore pensiamo anche ai reni

Molinette, bene il cuore pensiamo anche ai reni Quando c'è bisogno di cure speciali Molinette, bene il cuore pensiamo anche ai reni Cardiochirurgia punta ai 500 interventi l'anno con buon successo - Trapianti renali: un po' di speranza per il 1981 1 II piano sanitario nazionale punta su una serie ristretta di obiettivi. Tra di essi la cardiochirurgia: si calcola che la necessità di interventi in circolazione extracorporea sia di 200 all'anno ogni milione di 'abitanti. Stando a queste cifre, il Piemonte avrebbe bisogno di 850-900 interventi l'anno. Ed ha un unico centro di cardiochirurgia, il Blalock delle Molinette. Com'è la situazione? Risponde il sovrintendente dell'ospedale, prof. Neri: «Contiamo di giungere ai 500 interventi l'anno. Era l'obiettivo che ci eravamo fissati per V80 e ci stiamo arrivando». In questi giorni il direttore del centro, prof. Morea, è a Boston per motivi professionali ; nella direzione del Blalock lo sostituisce l'aiuto dott. Di Summa che conferma: «Dall'inizio dell'anno a oggi abbiamo compiuto 183 interventi in circolazione extracorporea. Normalmente possiamo fare tre interventi al giorno per un totale di 12-14 la settimana-. E i risultati? Eccoli: 115 sostituzioni valvolari, 2 pazienti deceduti; 30 by pass aorto-coronarici, 1 deceduto; 14 interventi postinfarto, 1 deceduto; 22 interventi per patologie congenite, nessun deceduto; 2 per tumori, nessun deceduto. Questi dati migliorano la percentuale del '79 che su 436 operazioni in circolazione extracorporea ebbe 21 decessi, pari al 4,8 per cento. Quanto costa un intervento? E' un dato cui non si pensa, se non quando si leggono certe cifre richieste all'estero. Dunque: una valvola costa da 900 mila lire a 2 milioni e mezzo. Queste ultime sono state impiegate finora soltanto su un bambino di 10 anni e su una donna svizzera che aveva scelto Torino per un intervento difficile. In media il costo della valvola è sul milione e mezzo. Poi ci sono i farmaci, il sangue, il plasma, c'è l'attrezzatura per la circolazione extracorporea. I tubi si buttano dopo ogni intervento: e costano sulle 450 mila lire. Ci sono anche altre protesi, oltre le valvole. L'anno scorso una donna di 26 anni e un uomo di 25 rimasti vittime di un incidente stradale hanno dovuto essere operati d'urgenza per rottura dell'aorta. D'urgenza significa che, ricoverati nel tardo pomeriggio e sottoposti a controllo emodinamico, finiti gli esami nella tarda serata si accertò la necessità di intervenire subito. Di Summa fu chiamato a casa, fu predisposta l'equipe e si operò subito sostituendo con una protesi il pezzo di aorta rotto. La degenza? E' abbastanza ridotta, specie quella preoperatoria. Ciò è dovuto alla collaborazione che le tre cardiologie dell'ospedale, rispettivamente dei prof. Angelino, Brusca e Zardini, hanno instaurato con il Centro di cardiochirurgia. Fanno loro tutti gli esami, capita che un mala-, to arrivi direttamente in sala operatoria dalla cardiologia. Se arriva da fuori è un altro discorso, gli accertamenti possono richiedere anche una settimana. * Comunque nessun paziente è inai stato respinto» questo è un punto d'onore dell'ospedale. «La collaborazione — dice il prof. Neri — va anclie oltre il dipartimento. Siamo stati un mese col centro di emodinamica Pianelli fermo per ristrutturasione, gli esami sono stati fatti nel Centro di angioradiologia; oppure qualclie paziente è stato mandato a Genova o a Novara e poi è tornato peri 'operazione». Bisogna dire che la cardiochirurgia è stata l'obiettivo primario della Regione, con impegno personale del presidente Viglione e dell'assessore Enrietti. Ma ce n'è un secondo che attei\de: il trapianto di rene. «Le sale operatorie* — dice Neri — saranno pronte in estate. I chirurghi ci sono e stanno compiendo stages dì perfezionamento. Tra non molto entrerà in funzione anche la "rianimazione unificata" del prof. Zaffiri e ciò faciliterai prelievi». Ma occorrono i donatori. La vasta operazione di convincimento fatta dall'Associazione donatori d'organo pare stia dando qualche risultato. Il problema del rene è uno dei più sentiti; la Regione è intervenuta massicciamente per l'emodialisi, ma, come è noto, questo trattamento, pur salvando la vita, schiavizza il malato alla macchina. E per di più ci sono sempre rischi di complicazioni. Per esempio, al centro di cardiochirurgia, si deve operare, ogni tanto, qualche dializzato. L'intervento si chiama «tamponamento cardia co» ed è molto semplice, dicono i medici e non richiede circolazione extracorporea. Ma è pur sempre un intervento. Domenico Garbarino

Luoghi citati: Boston, Genova, Novara, Piemonte, Torino