Paura a Druento: bidone di cloro esplode provocando una nube di gas densa e acre

Paura a Druento: bidone di cloro esplode provocando una nube di gas densa e acre L'incidente all'esterno di un capannone della Società generale elettrica Paura a Druento: bidone di cloro esplode provocando una nube di gas densa e acre Decine di operai sono fuggiti; «Abbiamo visto una fiammata, non si poteva più respirare» - 1 vigili del fuoco hanno lavorato cinque ore con le motopompe per assorbire i vapori - La direzione: «Non c'è nessun pericolo» Paura alla Sge (Società generale elettrica) di Druento per l'esplosione di un bidone di cloro che ha provocato una vasta nube, densa e acre. Decine di operai in preda al panico hanno abbandonato un capannone invaso dai gas. I vigili del fuoco hanno dovuto lavorare 5 ore per bloccare e dissolvere con moto-aspiratori la nube. E' successo ieri alle 13,45 in un deposito all'aperto di sostanze chimiche, adiacente a un reparto in cui lavorano 60 operai che stampano circuiti elettrici. -A bbiamo visto una fiammata alta 7-8 metri — ha raccontato un'operaia — poi s'è levata una specie di nube bianca. Si e sentito un odore acre, gli occhi e la gola bruciavano, "non si respirava più, siamo scappati all'aria aperta». L'esplosione del contenitore (pare pieno di una sostanza pol¬ verosa) ha danneggiato altri 4 bidoni, dai quali sono fuoriuscite sostanze, che hanno alimentato la nube tossica. Ha spiegato l'amministratore delegato ing. Giuseppe Saverino: -Era solo cloro, a contatto con l'acqua ha provocato il gas. All'aria aperta non c'è stato pericolo di tossicità, tanto che il reparto è già stato bonificato-. Vigili del fuoco e tecnici dell'azienda (vi lavorano oltre 250 dipendenti) hanno cercato di bloccare i fumi che uscivano dai bidoni lacerati, usando un potente vaporizzatore, che è servito a controllare la nube tossica, per evitare che si espandesse di più. Poi con l'acqua hanno lavato l'acido che si era formato in, seguito alla reazione chimica. •Nei fusti poteva esserci anche clorito di sodio — hanno detto i vigili del f uoco che sono intervenuti —in quanto si è creata una zona tossica piena di vapori di cloro e sul terreno c'era acido cloridrico, nel tipico colore giallo-. Ieri pomeriggio 60 operai sono stati messi in libertà, ma oggi potranno già riprendere il lavoro. Il consiglio di fabbrica ha fatto presente alla direzione la sua preoccupazione per quanto è successo, poiché le maestranze erano allarmate. -Noi avevamo depositato i bidoni all'aria aperta — hanno precisato i dirigenti dell'azienda —. Erano 5-6 anni che non usavamo quelle sostanze. Evidentemente in uno dei contenitori sì è avuta una perdita e la reazione chimica ha provocato l'esplosione». * In merito all'articolo del 7 maggio «Con false bolle del peso pubblico truffano 140 milioni in 4 anni- la ditta Ferrital. di cui è titolare Arturo Fulgori, precisa che nessun camion dell'azienda 6 stato bloccato dai carabinieri. -Nella giornata dei controlli — precisa la Ferrital — nessun mezzo della ditta si è presentato al peso pubblico di Borgaro. L'arrestato (Giuseppe Amorosini, 44anni, ina Piansei 9, Torino) rwn è dipendente della Ferrital-. Lo stesso Fulgori aggiunge: -Nt* io, né i miei dipendenti abbiamo mai contraffatto documenti per ottenete in ingiusto profitto in danno alla Spa Ssl-. Entrambi sono stati sorpresi subito dopo che avevano incassato 13 milioni dall'agente immobiliare Antonio Fameli, 42 anni. Quest'ultimo tempo fa aveva denunciato di essere stato minacciato di morte dall' Armarti. Il sottufficiale per non perdere il posto ha denunciato per calunnia il Fameli. Poi d'accordo con il Cagnino. avrebbe preteso 13 milioni in cambio del ritiro della denuncia it In esecuzione di ordine di carcerazione, è stato arrestato dai carabinieri di Venaria il ventisettenne Pasquale Guarnaccia, via De Amicis 9. Vigili del fuoco con maschere antigas e tute speciali accanto ai bidoni di cloro

Persone citate: Antonio Fameli, Arturo Fulgori, Cagnino, Fameli, Giuseppe Amorosini, Giuseppe Saverino

Luoghi citati: Borgaro, Druento, Torino, Venaria