Il cardinale prega con i detenuti

Il cardinale prega con i detenuti Il cardinale prega con i detenuti •Trionfi la giustizia, cessino i contrasti, le rivalità e le guerre, regnino la pace e la concordia*.', questo auspica la preghiera che i detenuti hanno letto durante la Messa celebrata ieri mattina alle Nuove dal cardinale Ballestrero assistito dai capellani delle carceri torinesi. C'erano più di 300 detenuti all'incontro durante il quale l'arcivescovo ha ricordato il mistero pasquale e il trionfo di Cristo sul male t-E' morto in croce per la nostra liberazione»). , La Schola cantorum delle Nuove preparata da padre Ruggero ha accompagnato la Messa; all'arcivesrovo sono stati offerti piccoli lavori d'artigianato eseguiti dai detenuti. L'incontro si è concluso con l'amministrazione della cresima a sei carcerati in mezzo ai quali l'arcivescovo ha posato per la foto ricordo, ricambiando l'abbraccio di molti detenuti. Il cardinale ha lasciato il carcere visibilmente commosso. Le Nuove rappresentavano una tappa del suo pellegrinaggio per la celebrazione del precetto pasquale fuori dalle parrocchie e cioè tra gli emarginati, i poveri, gli ammalati, i vecchi ospiti dei ricoveri. Incontri senza ufficialità, ma pieni di significati umani, ispirati a motivi di speranza, contro l'angoscia e l'ansia che turba soprattutto i deboli e i dimenticati.

Persone citate: Ballestrero