Sotto accusa 5 ginecologi la diagnosi ora sbagliata

Sotto accusa 5 ginecologi la diagnosi ora sbagliata Dopo l'esposto d'una giovane al pretore Sotto accusa 5 ginecologi la diagnosi ora sbagliata Il prof. Bocci e quattro medici della clinica universitaria - Avevano stabilito un'infezione; fu necessario un intervento chirurgico -Non si preoccupi, lei non ha alcuna complicazione di carattere ginecologico, ma solo un'infezione alle vie urinarie-, dicono 1 medici. Lei, Olga Macaluso, 23 anni, di Venaria, impiegata in un albergo, non ne è convinta e 1 fatti le danno, purtroppo, ragione. Ricoverata d'urgenza In ospedale subisce l'asportazione delle ovaie. Sotto inchiesta finiscono cosi 5 medici che in questi giorni hanno ricevuto una comunicazione giudiziaria per lesioni colpose gravissime. Il provvedimento, emesso dal pretore Marìka Pennello, è stato notificato al prof. Adriano Bocci. 56 anni, primario della clinica ostetrica e ginecologica dell'Università di via Ventlmiglla, ai medici Piero Slsmondi, 39 anni, Bruno Medurl, di 50, Emanuele Revellt, di 55 e Renato Piacentino di 35, tutti della clinica universitaria. L'accusa non è stata ancora specificata: si tratta comunque di un «errore» o meglio di un «ritardo» nella diagnosi. La vicenda risale agli ultimi mesi del '78. In quel periodo Olga Macaluso cominciò ad avvertire dolori all'addome. Il medico della mutua diagnosticò: metrite (infezione). La ragazza fu curata con antibiotici, ma senza risultato. Il 12 gennaio '79 fu ricoverata nella cllnica ostetrica ginecologica di via Ventlmiglla. All'accettazione, in ospedale, le riscontratone un'annessite. Una visita successiva del ginecologo stabili che si trattava di una infezione alle vie urinarie. Olga rimase In cllnica 5 giorni: poi' venne dimessa. Per i medici la ragazza aveva una semplice infezione urologi¬ ca, nessun problema all'apparato ginecologico. Ma i dolori non cessarono. Una visita dal prof. Francone, urologo del Cottolengo, capovolse la diagnosi del medici della cllnica universitaria: niente infezione alle vie urinarle, ma una serie di complicazioni di carattere ginecologico. E proprio un ginecologo, il prof. Catturi fu costretto a dire ad Olga: -Povera bambina, questa volta si faccia coraggio-. Ormal l'infezione si era estesa, le cure sarebbero state Inutili, bisognava intervenire chirurgicamente. La ragazza fu ricoverata d'urgenza all'ospedale S. Anna. La mattina del 13 febbraio '79 le asportarono le ovaie. Tornò a casa una settimana dopo. Passarono i mesi, un lungo calvario per Olga, travagliata più che dai dolori fisici dal trauma psicologico. Uno choc tremendo per la ragazza che con il passare del tempo cominciò a chiudersi in se stessa, diventò abulica, introversa. Si recò per una terapia presso un ospedale di Bologna e lentamente le cure portarono qualche miglioramento. Nel gennaio scorso si rivolse all'avvocato Giancarlo Faletti. L'esposto fini sul tavolo del pretore Marika Pennello che in questi giorni ha inviato le comunicazioni giudiziarie. Oltre a Bocci sono stati Indiziati di reato tutti i medici capiturno durante la degenza della giovane in clinica.

Persone citate: Adriano Bocci, Bocci, Bruno Medurl, Francone, Giancarlo Faletti, Olga Macaluso, Piero Slsmondi, Renato Piacentino

Luoghi citati: Venaria