Che cosa scrivere di Vittorio Gorresio

Che cosa scrivere Una professione nel mirino Che cosa scrivere La stampa continua a pagare, come altri ordini e altre categorie della società nazionale, un alto prezzo al terrorismo: Guido Passalacqua è l'ottavo giornalista colpito dal 1977a tuttoggi, dopo Vittorio Bruno, Indro Montanelli, Emilio Rossi. Antonio Garzollo. Nino Ferrerò, Carlo Casalegno e Franco Piccinelli. E' un tributo notevole, die nell'assassinio di Carlo Casalegno era giunto al suo livello più tragico, ma era purtroppo prevedibile, nella logica degli irriducibili nemici della corivivenza democratica. Lo aveva dichiarato lo stesso brigatista «pentito» Patrizio Peci, parlando con naturalezza di azioni da compiere ■nell'ambito della campagna contro i giornalisti sviluppata a livello nazionale... Il programma dunque esisteva, continua ad esistere, e non saremo a tale punto corporativi da pretendere che per noialtri del mestiere pericoloso che continuiamo a fare nonostante tutto, debbano essere riservati particolari privilegi o esenzioni dal rischio. Non esigiamo solidarietà speciali né innalziamo proteste eccezionali quando i colpiti siamo noi. Dobbiamo però dire che la nostra categoria in questo momento della comune esposizione ut pericolo è la sola che in Italia è presa, in qualclie modo, a bersaglio tra due fuochi. Poche ore dopo il ferimento di Guido Passalacqua a Milano ad opera dei terroristi, a Roma è scattata difatti l'operazione antigiornalisti ad opera della magistratura, con l'arresto di Fabio Isman del «Messaggero». Noi che — ripeto — ci asteniamo dal chiedere onore di pianti per le nostre sventure, ci sentiamo in diritto di reclamare dallo Stato un comportamento meno esosamente poliziesco nei nostri riguardi. Il focoso cavallo di battaglia che si avventa contro di noi si chiama, come è noto, difesa del segreto istruttorio. Due giorni fa il ministro della Giustizia senatore Tommaso Morlino aveva preannunciato una più liberale interpretazione di questo famoso segreto che tutti ormai sappiamo essere diventato il segreto di Pulcinella, e certo non per colpa né per fatto dei giornalisti, i quali non sono stati mai scassinatori delle casseforti giudiziarie dove si custodiscono i verbali degli interrogatori dei prevenuti. lì guardasigilli lo sa, ma all'atto pratico sono i giornalisti che continuano ad essere colpiti per i primi, bersaglio facile ed appariscente tanto per le Br quanto per lo Stato. Vittorio Gorresio

Luoghi citati: Italia, Milano, Roma