La sua donna gli disse: «Vattene» « don» Vincenzo le sparò 5 colpi di Renato Rizzo
La sua donna gli disse: «Vattene» « don» Vincenzo le sparò 5 colpi La vendetta del vecchio calabrese nell'ospedale di Asti La sua donna gli disse: «Vattene» « don» Vincenzo le sparò 5 colpi Era andato a pregarla di tornare con lui con una scatola di biscotti in mano e la pistola in tasca - Avevano vissuto insieme per 30 anni: un breve colloquio e poi la tragedia DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE ASTI — Volto asciutto, la bocca sottile piegata in un'espressione di perenne dispetto, il cappello calcato sulla fronte: Vincenzo Porri, 79 anni, pensionato Inps, «don Vincenzo», come lo chiamano un po' per ironia ed un po' per rispetto nella strada in cui abita, ha salutato cosi l'altro ieri la sua ultima giornata di vita libera. Poche ore prima aveva ucciso con cinque colpi di pi-, stola la donna con cui era vissuto per quasi 30 anni e che voleva abbandonarlo. Freddo, determinato, una scatola di biscotti in mano e la rivoltella in tasca, era andato a trovarla nel reparto di neurologia dell'Ospedale civile dove lei, Giovanna Perri, 49 anni, omonima, ma non parente, era ricoverata: per l'ul- lima volta le ha domandato di tornare a vivere con lui, mani' termine d'un concitato ed accorato discorso in calabrese, s'è sentito rispondere con una sola parola: «Vattene». Allora ha estratto l'arma e ha sparato a ripetizione. Il drammatico epilogo d'una storia incominciata parecchio tempo fa al paese d'origine di entrambi, Lamezia Terme, quando Giovanna era appena adolescente e lui già era.a 50 anni, «don Vincenzo», per tutti. Poi l'uomo, pregiudicato per piccoli reati, già sposato e con tre figli, s'era trasferito ad Asti ed aveva avviato un'attività di commerciante. E ad Asti, con un matrimonio fallito alle spalle e tre figli ormai grandi, era arrivata anche Giovanna. La simpatia d'un tempo divenne amore: «Un amore possessivo ed intransigente — dice ora chi conosceva bene la famiglia — da parte di quest'uomo die portava, in casa, lo stesso comportamento da "ras" ostentato fuori». Ed uno dei figli della donna, Nardo Cognetto, 32 anni, autista di Tir, incontrato ieri accanto alla camera ardente della madre, aggiunge: «Da tempo vivere con quell'uomo era impossibile ancììie per una donna sottomessa e rispettosa». Ormai in pensione Vincenzo Perri trascorreva le proprie giornate camminando nel quartiere sostenendosi con un bastone dal pomo d'argento e trascinando, come una maschera obbligatoria lungo i vicoli bui, la propria aria di vecchio «guappo». La sua donna preferiva abitare con un figlio e l'aveva lasciato solo. Poi, il 24 aprile, era entrata in ospedale per una «sindrome ansiosa», forse provocata, proprio, dalla tensione in cui la mettevano le continue pressioni e le minacce di morte. «Don Vincenzo», probabilmente, s'è sentito ferito nel proprio orgoglio di marito-padrone ed ha premeditato la vendetta. Qualcuno giura che, in questi ultimi giorni, si sia allenato al tiro a segno con la pistola: una medaglietta testimonierebbe che la sua mano è ancora ferma. Ma non ha avuto bisogno di mirare, lunedì mattina, nella camera a sei letti del reparto di neurologia dov'era ricoverata la donna: ha sparato a colpo sicuro, dalla distanza d'un palmo, tra le grida delle altre degenti che si coprivano il volto col lenzuolo. S'è allontanato senza fretta. Accanto al letto ha dlmen ticato — non c'è bisogno di scomodare Freud per coglierne il significato simbolicovecchio bastone dal pomo d'argento che da trent'anni lo faceva chiamare «don». Renato Rizzo
Persone citate: Freud, Giovanna Perri, Nardo Cognetto, Vincenzo Perri, Vincenzo Porri
Luoghi citati: Asti, Lamezia Terme
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