Alunni davanti ai giudici in barella e superscortato

Alunni davanti ai giudici in barella e superscortato Riprende il processo per Prima linea a Milano Alunni davanti ai giudici in barella e superscortato Ha conversato con i compagni chiusi nel gabbione - Tra gli evasi da San Vittore c'era anche Klun - Insulti a un avvocato difensore MILANO — Sono ricomparsi davanti ai giudici due tra i protagonisti della tentata evasione dal carcere di San Vittore di lunedi scorso: Paolo Klun, gli occhi cerchiati da vistosi ematomi, e Corrado Alunni, ferito dai carabinieri, in barella, visibilmente sofferente, la barba lunga, ma pronto a conversare con i compagni nel gabbione e tenuto teneramente per mano da Marina Zoni. Gli imputati sono apparsi completamente disinteressati al processo. Loro unico pensiero è stato di ottenere che la barella di Alunni fosse posta vicino al gabbione per poter scambiare impressioni e confidenze a getto continuo. Superscortato, anche da un cane poliziotto, colui che è considerato il capo di ..Prima linea» è arrivato in Corte d'Assise per ultimo, dieci mi- nuti dopo gli altri. «Come stai?...* gli hanno gridato ottenendo in risposta un borbottio indistinto. Il presidente, dopo essersi consultato con i carabinieri di scorta, ha concesso che il terrorista ferito fosse avvicinato ai compagni. Da quel momento, gli imputati sono intervenuti solo in tre occasioni. La prima quando un legale d'ufficio ha accettato di sostituirne altri assenti. Marina Zoni gli ha gridato: «Se fai l'avvocato poi ti arrestano* con evidente riferimento a Sergio Spazzali e Gabriele Fuga, difensori in questo procedimento attualmente in carcere sotto l'accusa di «partecipazione a banda armata*. Luca Colombo ha aggiunto: «Non ti basta quel che fai, vuoi anche le sostituzioni... Ma va là, buffone*. Subito dopo Fabio Brusa si è alzato di scatto in piedi annunciando: «Vogliamo fare una dichiarazione collettiva*. Il foglietto che ha cercato di leggere gli è però stato strappato dai carabinieri. Lo stesso è avvenuto in chiusura d'udienza a Luca Colombo. Il primo documento, «comunicato n. 3», consiste in cinque cartelle preparate il 22 scorso, quindi prima dell'evasione da San Vittore e dell'arresto dell'avvocato Fuga. Si tratta di un testo «politico» in cui si ripetono valutazioni sul processo e sulla «ristrutturazione del potere*. Verso la fine si precisa che alcuni degli imputati hanno militato nelle Formazioni comuniste combattenti, delle quali ora viene sancita la conclusione «essendo venuti a mancare i motivi che ne giustificavano l'esistenza specifica e autonoma*. e anche «perché ci sembra doveroso verso il movimento rivoluzionario fornire un contributo per un bilancio crìtico di quegli anni*. Implicitamente, poi, raccontando che Barbara Azzaroni (uccisa in un bar di Torino il 28 febbraio 1979) aveva lasciato le formazioni combattenti per «Prima linea», gli altri spiegano di non avere fatto parte di Prima linea. Il comunicato numero 4, in data di ieri, rivendica il «diritto» all'evasione dei detenuti e definisce la tentata fuga della scorsa settimana « una pesan te sconfitta politico-militare^ per il potere. Sul finire il documento si rivolge agli agenti di custodia operando una di stinzione fra coloro «spinti dalla necessità di guadagnarsi da vivere... e quelli che vedono il loro lavoro come una scelta di campo... rinnegando la loro orìgine di classe*. Sull'andamento del proces so poche notazioni. I coniugi Clara Guidetti e Alberto Car pani, imputati a piede libero di favoreggiamento della professoressa Anna Maria Gra nata, accusata di banda ar mata, hanno negato ogni addebito. Quindi s'è iniziata la sfilata di undici dei più di cento testimoni previsti. Tutti hanno confermato circostan ze marginali già chiarite in istruttoria. m. £. Milano. Marina Zoni stringe la mano a Corrado Alunni in barella durante il processo

Luoghi citati: Milano, Torino