Dirigenti Eni: che uno di noi sia presidente o vicepresidente

Dirigenti Eni: che uno di noi sia presidente o vicepresidente Documento dei responsabili della società caposettore Dirigenti Eni: che uno di noi sia presidente o vicepresidente ROMA—Due novità, ieri, nel caso Eni. La prima è che il presidente della Bastogi e commissario del gruppo Monti, Alberto Grandi, si dice non disponibile ad accettare la presidenza dell'ente petrolifero. Il nome di Grandi circolava con molta insistenza quale successore di Egidio Egidi. La seconda novità è il documento degli alti dirigenti delle società che fanno capo all'Eni. In esso, spedito al governo e ai partiti, si fanno alcune osservazioni, «o seguito dell'incontro avuto con il ministro delle Partecipazioni statali». Le riassumiamo: 1. Il governo deve fare In fretta a risolvere l'«affare», senza condizionare questa scelta alla soluzione di altri problemi che possono coinvolgere società del gruppo; si debbono Infine escludere scappatoie temporanee come la nomina di un commissario; 2. Che 11 governo eviti di trasformare l'Eni in un centro «destinatario di direttive pubbliche» perché l'ente non è solo un esecutore di ordini, ma centro «strategico e imprenditoriale». Questo vale soprattutto oggi, dicono gli alti dirigenti, in presenza di tre grossi, problemi: la crisi chimica, le relazioni commerciali con l'estero e la politica energetica che ha bisogno di un indirizzo chiaro; 3. La scelta dei vertici dell'Eni deve prescindere da qualsiasi valutazione di «doti carismatiche», ma deve incentrarsi su uomini, per la presidenza e la vice presidenza, che abbiano indiscusse qualità professionali, in maniera tale da assicurare anche all'ente «piena capacità di visione e di azione unitaria e coordinata». Il documento propone poi che siano modificate la composizione e la struttura della giunta Enf: il numero dei membri deve essere aumentato cosi da garantire la rappresentanza delle società caposettore. A questo punto si giunge al passo più interessante del documento, là dove si dice che «appare indispensabile che nella scelta del presidente e del vice presidente dell'ente uno almeno provenga dalle società caposettore». In altre parole, stando alle voci comparse venerdì sulle candidature, il documento spinge a chiare lettere Lorenzo Roasio, presidente della Snam. 4. E' indispensabile, conclude il documento, definire con esattezza la responsabilità e i poteri della giunta, cosi come è essenziale che la nuova presidenza e la giunta «pongano mano con prioritaria urgenza alla ristrutturazione dell'Eni holding», secondo criteri di efficienza, professionalità e snellezza di strutture. , Il punto di vista dei repubblicani sul caso Eni viene sintetizzato, in un articolo che sarà pubblicato domani sul Sole-24 Ore, dal prof. Riccardo Gallo, membro della commissione economica del pri. Un orientamento sull'assetto dell'industria chimica — spiega Gallo — «potrà derivare solo da una valutazione responsabile della coalizione che sostiene il governo»; al riguardo —sostiene l'esponente del pri —l'ipotesi di costituzione di una finanziaria pubblica ««uscite non poche perplessità», con il rischio di determinare in seno all'Eni una perdita economica lngentis sima, con un ulteriore spostamento del confine fra settore pubblico e privato dell'eco-nomlB- r.e.s.

Persone citate: Alberto Grandi, Egidio Egidi, Gallo, Lorenzo Roasio, Riccardo Gallo

Luoghi citati: Roma