Le lettere della domenica

Le lettere della domenica Le lettere della domenica Interrogativi sul blitz Usa Molti articoli sono stati de-j dicati al fallito tentativo degli Stati Uniti di liberare gli ostaggi all'ambasciata di Te-! heran. I giudizi sono siati, nella grandissima maggio-, ranza, negativi sull'iniziativa. Anch'io credo che sia stato un errore, ma mi pongo alcuni {Interrogativi Se il tentativo fosse riuscito, senza che vi fossero né morti né feriti, l'operazione di salvataggio sarebbe stata condannata? Trattandosi di un'azione delicatissima, da condurre nella massima segretezza, perché gli Usa avrebbero dovuto avvertire, prima, mezzo mondo (cioè gli i«alleati»)? A me pare, tra l'altro, che «lasciar fuori» gli altri governi abbia recato a questi più vantaggi che svantaggi, proprio perché non ne avrebbero subito le conseguenze nel rapporti Internazionali. Infine; l'aver subito per Itanti mesi un'occupazione che è cosi profondamente (contrarla al diritto internazionale universalmente riconosciuto, ha suggerito violazioni analoghe: Infatti de. allora altre due ambasciate sono state «occupate». Mario Oalleani, Venezia Dimenticanza sugli anziani Quale anziano Fiat che partecipò all'assemblea generale dell'Ugaf (Unione gruppi anziani Fiat), ritengo che il resoconto fatto da La Stampa nell'edizione del 30 aprile sia lacunoso. Sono state completamente ignorate le relazioni del presi dente e del vicepresidente dell'Ugaf sull'attività quadriennale svolta dall'ente, il quale ha una portata nazionale e non solo cittadina. In particolare non è stato riferito l'annuncio che, per la prima volta in Italia (in Inghilterra, Francia e Germania Occidentale si è già operato con iniziative analoghe), l'Ugaf ha iniziato una serie d'incontri di preparazione al pen-, slonamento per il personale' in servizio che è al penultimo o all'ultimo anno di lavoro. Questi Incontri sono guidati da personale docente for mato da propri iscritti, che hanno ricevuto un adeguato addestramento e forniscono agli Interessati: suggerimenti per fronteggiare la variazione nel rapporti sociali; consigli per ridurre l danni della senescenza; illustrazioni e avvertimenti in campo economico e finanziarlo; chiarimenti sulla previdenza e sull'assistenza. Troppe persone, dal trau- ma conseguente al brusco passaggio dalla vita di lavoro a quella di quiescenza, subiscono gravi danni psico-somatici: la novità di portare aiuto a queste persone con1 un'attività di elevata finalità sociale non deve passare inosservata. A. Schiavetto, Torino La pace, la guerra e la libertà La polemica sul bene inestimabile del vivere (anche se in schiavitù) c sulla scelta della morte piuttosto che la perdita della libertà, mi sembra talmente assurda che vorrei' proprio che qualcuno chiarisse che cosa si intenda per «libertà» e per «guerra». La libertà alla catena di montaggio? La libertà del professore universitario di Mosca? La libertà del negro d'America? La guerra afghana? La guerra del Vienam? La strana guerra delle industrie chimiche e nucleari? Potrei continuare. Io la guerra l'ho fatta, me l'hanno fatta fare e mi hanno anche decorato al valore. So soltanto che non è servito a niente Per fortuna, anche se nulla di quello che è materiale appartiene all'uomo, non 11 suo corpo, non la sua salute, non i beni che possono essergli sottratti in ogni momento, una cosa ancora gli appartiene: il suo pensiero. Ma ancora per poco tempo: stanno progre-, dendo biochimica e manipolazioni genetiche. Emanuele Pasquino, Torino Viri dopo la fuga dei bojardi ■ L'articolo di Mario Pirani «Irl, dopo la fuga dei bojardi» su La Stampa del 29 aprile, mi attribuisce opinioni sull'assetto interno dell'Irl e sul suoi dirigenti ed apprezzamenti «he non ho espresso. Il mio giudizio sulla politica del più grande degli enti pubblici di Stato deriva da una valuta zione politica e non può ali mentarsi di osservazioni frammentarie e di pettego- le " Alessandro Pelliccione Comitato di presidenza Irl _, Roma Il professor Petriccione non specifica in nessun punto quale delle sue asserzioni non corrisponderebbe al suo pensiero. E' questa la migliore riprova circa la fedeltà con la quale il colloquio è stato riportato, m. p. Montanari ecologi nel Gran Bosco Quando ancora non si parlava di ecologia, 11 Gran Bosco di Salbertrand era quassù' considerato con venerazione tutelato seriamente (basti pensare che la locale guardia campestre multava il proprietario di una capra che vi errasse incustodita). Poi, circa' quindici anni fa, si volle sperimentare una novità: i cervi e i caprioli. Questi animali, accolti con simpatia e immessi nel bosco in pochi esemplari, una volta moltiplicatisi si sono rivelati un disastro: pianticelle appena messe a dimora divorate, gli abeti bianchi e 1 larici in piena crescita con i cimali Stroncati e i rami amputati, gli alberi adulti scortecciati. A nulla sono servite finora le1 proteste. Considerato che il Comune di Salbertrand — con l'opera tenace e l'esperienza dei suoi montanari, proprietari dei piccoli appezzamenti che costituiscono i due terzi del Gran Bosco, e con il prezioso apporto del Corpo forestale dello Stato — ha saputo creare un bosco meraviglioso e ha' (dimostrato di tenerselo prezioso, si lasci che sia ancora esso a occuparsene, senza frapporre ostacoli e senza lesinare la collaborazione e gli aiuti richiesti. Clelia Baccon maestra a Salbertrand (To) Una coincidenza {"dispettosa" La campagna elettorale coincide, anche quest'anno, con il periodo della dichiarazione annuale del redditi. Nessuno ha mai pensato che molti «voti a dispetto» o schede bianche e nulle siano proprio da attribuirsi a questa coincidenza? Diego Franzoi, Cossato(Vc) Biennio in dono al Senato Nell'articolo «Una rincorsa nella giungla retributiva», pubblicato su La Stampa del 1" maggio, Vittorio Gorresio scrive tra l'altro: «Rammento che nel 1970 l'allora presidente del Senato, Amintore FanJ fani, deliberò, per degnamente celebrare il centenario di Roma capitale, un grazioso regalo di un anno di anzianità valevole ai fini pensionistici a favore di tutti i dipendenti di' Palazzo Madama. L'occasione era invero patriottica, ma1 nessun'altra categoria di servitori dello Stato ne trasse uguale beneficio». Al riguardo si fa presente che, già nell'ottobre del 1975, l'allora presidente del Senato Spagnolli — a proposito della concessione di cui sopra — ritenne di fare una precisazione che fu pubblicata, in prima pagina, da La Stampa (il 15 ottobre 1975) cosi come da quasi tutti gli altri quotidiani. Al fine di contribuire alla migliore e più compiuta informazione dei lettori, si prega di voler ripubblicare quella precisazione, il cui testo è il seguente: «Il biennio di anzianità per il centenario di Roma capitale fu concesso dall'Ufficio di presidenza della Camera dei deputati in data 25 giugno 1970. Il presidente Fanfani — che pur non aveva mancato di< manifestare al riguardo le sue, perplessità, fondate tra l'altro sull'esigenza di non creare ulteriori sperequazioni fra 1 dijpendenti delle amministrazioni parlamentari e i dipendenti statali — non potè sottrarsi all'obbligo di sottoporre la questione al Consiglio di presidenza del Senato. «E, soltanto in data 21 luglio 1970, il Senato estese il beneficio suddetto ai propri dipendenti per evidenti motivi di perequazione tra i trattamenti del personale delle due Camere. Tuttavia, proprio su proposta del presidente Fanfani, la concessione del beneficio fu accompagnata da notevoli restrizioni, prima fra tutte quella in base alla quale i dipendenti in servizio al primo gennaio 1970 avrebbero maturato lo scatto di anzianità soltanto al compimento del venticinquesimo anno di servizio effettivo in Senato». Ettore Cambi, Roma Ufficio Stampa del Senato Prendo atto del mio errore: non solo un anno di anzianità fu concesso in regalo, ma un biennio. v. g. Gli stipendi alla Camera Mi si consenta una brevissima (e ultima) precisazione che mi è stata espressamente richiesta da Vittorio Gorresio nell'articolo del 1° maggio. Si vuole cioè sapere se, in aggiunta alle tabelle retributive di cui ho fornito alcuni elementi, ai dipendenti della Camera viene tuttora corrisposta la indennità integrativa vigente nel 1975. La risposta è no. Tale indennità, chiamata anche «scala mobile anomala» o «speciale», è stata soppressa con provvedimento dell'Ufficio di Presidenza del 17 marzo 1977, ed è stata sostituita con l'indennità di contingenza dei lavoratori dell'industria, di cui ho già indicato l'entità. Vincenzo Longi, Roma Segr. gen. Camera dei deputati Un sindacato per i risparmiatori Giustamente in «Risparmiatori fino a quando?» («Lettere» del 27 aprile) il lettore evidenzia la crescente sfiducia dei risparmiatori italiani. Nel nostro sistema economico, il lavoro è tutelato dalle organizzazioni sindacali, le imprese sono tutelate dalla Confindustria, qualsiasi attività è tutelata dalle proprie associazioni; solo il risparmio non è tutelato da nessuno. Lavoro e imprese si salvano dall'inflazione con salario e guadagni rapportati all'inflazione stessa; solo il risparmio: resta sempre più penalizzato poiché subisce erosioni in termini reali del proprio potere d'acquisto. Se 11 progresso è una necessità, il risparmio è un dovere: e allora venga incoraggiato questo risparmio, ad esemplo creando un sindacato dei risparmiatori. Antonio Delfino, Torino Contingenza verso quota zero L'aumento di 12 punti di contingenza per il trimestre maggio-luglio dovrebbe portare nelle buste-paga (non a tutti, però) qualcosa come 28 mila lire in più. Ora. se è vero che la contingenza ha l'unica proprietà di ristabilire un equilibrio di mercato ed è proporzionale allo svilimento della moneta, dovremmo già concludere che i 12 punti vanificano l'aumento da poco approvato sulle detrazioni fiscali. Infatti le 84 mila lire in più, rapportate a mese, significano 7 mila lire in meno di tasse, ma le 28 mila lire aggiunte a uno stipendio men meno che modesto (540 mila lorde) Impongono un'esazione fiscale pari a lire 6160. Restano quindi 840 lire. Un altro piccolo grumo di contingenza ed eccoci nuovamente a zero. Se poi consideriamo le pensioni, anche da un punto di vista più generale, le prospettive sono ancora peggiori. La dinamica salariale e la progressività del valore del punto di contingenza (dal 40 -all'80%) dovevano comunque (ristabilire un certo equilibrio nel corso del lustro, ma già alla data del 1° gennaio '79 la legge 843 ricacciava nel buio l pensionati. DI fatto, scorporando la contingènza dall'aumento indicizzato e ridotto al solo 2,9 per cento, la dinamica salariale è comunque destinata a una sua rapida estinzio 'ne. Omero De Vecchi, Novara pres. prov. Ass. lavoratori anziani d'azienda (Anla)