Attenti alla chiroterapia sulle vertebre Uno «strappo» resta sempre in agguato

Attenti alla chiroterapia sulle vertebre Uno «strappo» resta sempre in agguato Attenti alla chiroterapia sulle vertebre Uno «strappo» resta sempre in agguato La cura con le mani — do/j preco cheir (mano) e praktlkos; (operatore) — è una metodica terapeutica usata, in varie forme, sin dai tempi più antichi. Già i romani la conoscevano, tramandata dai greci e dagli egiei. La pratica odierna è dovuta all'opera di due scuole americane, nate sul finire del secolo scorso, l'«osteopatia» di Taylor Stili e la «chiropratica» del dr. David Palmer. Sono molti i pazienti che, con risultati spesso positivi, si sottopongono alla «vertebraterapia» o «manipolazione vertebrale». Sono specialmen-, te i cosiddetti «blocchi», dovuti a un lieve spostamento vertebrale conseguente a un movimento «inopportuno» — un brusco chinarsi, il sollevare un peso da terra, il girare repentinamente il capo — che, spesso provocano dolorosissiii\ me lombo-sciatalgie, dorsalgie o torcicolli, e che si risolvono, a volte quasi immediatamente, con un'accurata mani-} polazione, che «libera» la vertebra interessata. ì t Comunemente lo «sblocco» vertebrale conseguente alla manipolazione, evidenziato da un rumore simile alla rottura di un ramo o da «scric-, chiolii», è considerato dal pa-> ziente un facile successo. Non bisogna però sottovalutare i rischi di questa metodica, in cui la forza dell'operatore agisce spesso in contrasto con le resistenze dell'organismo. La manipolazione è ad esempio, alquanto pericolosa in individui oltre ì 60 anni, e da eseguire con molta atten¬ zione avvicinandosi a questa età. La regola è che non si inizi un trattamento, anche il più banale, senza la garanzia di una radiografia del segmento colonnare interessato. Le lastre, oltre die a un piùl preciso indirizzo diagnostico,, servono a mettere in luce] eventuali ignorate alterazioni della colonna vertebrale — saldature vertebrali, osteoporosi, fratture, anomalie morfologiche, ecc. — efie rappre¬ sentano formali controindicazioni alla manipolazione. Il rischio maggiore, peraltro sempre presente nei manipolatori che s'ostinano a raggiungere lo «sblocco» ad ogni costo, è addirittura la rottura vertebrale. Più comune e meno grave è lo «strappo» tendineo. Occorre diffidare quindi dei manipolatori improvvisati, non medici e troppo «violenti». Il «maestro» dr. Quaglia Senta, manipolava con grazia e facilità persone di mole quasi il doppio della sua; il Maigne, caposcuola francese, consiglia di manipolare solo dalla parte non dolente, per non rischiare gli strappi tendinei dovuti alla naturale contrazione della muscolatura della parte dolorosa. Massaggi locali, tecniche riflessologiche e movimenti atti a rilassare la muscolatura contratta dovrebbero, sempre, precedere l'atto pratico della manipolazione. Il paziente, poi, dovrebbe essere il primo a cercar di evitare le «ricadute»: evitando le posizioni viziate e ricorrendo, alla quotidiana ginnastica correttiva e fisioterapica combinata a movimenti specifici che permettono di «sbloccare» le vertebre e mantenere libere le articolazioni. Gianfranco Candeloro Torino. Il dott. Verderone del Centro chiroterapico durante una corretta «manipolazione»

Persone citate: David Palmer, Gianfranco Candeloro, Taylor Stili, Verderone

Luoghi citati: Torino