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Settimo: i macellai decisi a denunciare il Comune? Settimo: i macellai decisi a denunciare il Comune? Protestano contro la chiusura del mattatoio Ormai tra Comune e macellai di Settimo è guerra aperta. Dopo la pubblicazione del «libro rosso» dal quale risulta che 1 43 macellai della città, nessuno escluso, secondo il Consiglio tributario sono evasori fiscali (l'indagine è ora nelle mani dell'Ufficio imposte di Torino che sta chiamando ad uno ad uno gli «Incriminati»), il contenzioso fra le due parti si allarga con un nuovo capitolo. La giunta di sinistra, allo scadere del mandato, ha deciso improvvisamente di chiudere il mattatoio comunale di via Partigiani. Qualche macellaio sostiene per fare un dispetto alla categoria e costringerli ad andare a Torino. Anche in questo caso gli interessati hanno levato alte grida di protesta, ma l'assessore al Commercio. Assuero Arrotino, e apparso irremovibile. La faccenda è finita in Consiglio comunale, ma nonostante l'appoggio dei rappresentanti di minoranza (de pli. psdi) la delibera non è stata cambiata. Dice l'assessore Arrotino: «Tenere in funzione il macello comunale costa 21 milioni all'anno che naturalmente gravano sulla comunità; ora il Comune di Torino ci offre gratuitamente i propri impianti di via Traves, chissà perché noi non dovremmo accettare. A parte questa considerazione c'e da aggiungere die il nostro macello e in pessime condizioni; topi grandi come gatti girano famelici per i locali. Sistemarlo significherebbe spendere 50 milioni e non mi sembra una operazione conveniente». Tutti d'accordo i macellai minacciano ora di denunciare il Comune alla magistratura (come ha detto in Consiglio il rappresentante liberale Montarolo) per violazione dell'articolo di legge che prevederebbe per 1 comuni con oltre seimila abitanti l'obbligo del mattatóio in loco. «Ovviamente da questa diatriba — affermano i macellai — n rimetterci saranno i consumatori perche inevitabilmente le spese di nuiccllazione aumenteranno, per cui saremo costretti a ritoccare i prezzi della carne». Replica Arrotino: «Al contrario, i macellai risparmieranno andando al mattatoio di Torino».