Arrestata una studentessa di 19 anni per legami con Azione rivoluzionaria

Arrestata una studentessa di 19 anni per legami con Azione rivoluzionaria Dopo Brigate rosse e Prima linea, un altro movimento eversivo si sfalda Arrestata una studentessa di 19 anni per legami con Azione rivoluzionaria L'ordine di cattura viene da Firenze ma non se ne conoscono le motivazioni - Tra i vari attentati di questo gruppo, la bomba alla Stampa e il ferimento di un giornalista dell'Unità Un nuovo fronte del terrorismo sta sfaldandosi sotto l'incalzare dei mandati di cattura emersi dall'ufficio istruzione e dalla Procura della Repubblica di Firenze. E' il fronte di «baione rivoluzionaria», il terzo ramo dell'eversione, più debole rispetto alle Brigate rosse e a Prima linea, ma non meno pericolosa. Anche Azione rivoluzionaria ha il suo Peci, cioè uno che collabo- ra attivamente con carabinieri e magistratura: si chiama Enrico Pagherà, romano, militante, sembra, nel gruppo clandestino alcuni anni fa. Il nome di Pagherà appare di recente in una vicenda avvolta da molte ombre il cui protagonista, Salvatore Cinieri, anche lui di Azione rivoluzionaria, fini ammazzato a coltellate nel cortile delle Nuove dall'ergastolano Farre Flgueras condannato per l'uccisione di due carabinerl. Le rivelazioni di Pagherà hanno provocato una serie di arresti (quattordici fino a ieri) in parecchie città italiane, compresa Torino. L'ultimo mandato di cattura è stato eseguito proprio nella nostra città, contro Marina Ceretto Castigliano, 19 anni, corso Trapani 53 bis. La ragazza è stata arrestata in modo abbastanza insolito mercoledì scorso. I carabinieri si sono recati nella sua abitazione ma la Ceretto non c'era perché si trovava presso parenti ad Alpette. Allora i militi si sono recati ad Alpette, ma nel frattempo la ragazza era rientrata a Torino dove apprendeva dai genitori che stava accadendo qualcosa di spiacevole. Marina Ceretto, per saperne di più, si è recata in questura e i funzionari della Digos l'hanno informata del provvedimento della magistratura fiorentina. Stupore della giovane che, scortata da agenti, ha raggiunto poco dopo la caserma per essere rinchiusa in cella di sicurezza. Anche lei è accusata di partecipazione a banda armata. Lo stesso reato poche ore prima era stato contestato all'ex dipendente Fiat Salvatore Cirincione mentre a Milano veniva arrestato, per appartenenza ad associazione sovversiva, l'avv. Ga¬ briele Fuga, difensore del collega Sergio Spazzali in carcere per partecipazione alla «banda armata denominata Br». Gabriele Fuga, portato prima a Firenze, ha ottenuto di essere trasferito a S. Vittore. Nei prossimi giorni verrà posto a confronto con il Pagherà che lo accusa di aver mantenuto collegamenti tra detenuti e militanti in Azione rivoluzionaria operanti in clandestinità. Marina Ceretto era stata denunciata a gennaio a piede libero per furto in un grande magazzino. Prima della cattura nessuno sospettava che potesse avere collegamenti con il terrorismo. Più importante sembra tuttavia stabilire chi è Enrico Pagherà e quali rapporti ha avuto con Salvatore Cinieri e il gruppo eversivo (il cui ideologo sarebbe Gianfranco Faina, già docente di storia dei partiti politici a Genova). Un gruppo che a Torino ha firmato parecchi attentati: il ferimento del giornalista Nino Ferrerò deH'Unttó, il tentato sequestro a Livorno dell'armatore Tito Neri, un attentato dinamitardo contro la tipografia del nostro giornale, e altri contro il Palazzetto dello Sport e l'Ipca di Cirlè. Marina Ccretto Castigliano, Salvatore Cirincione e Salvatore Cinieri, ucciso alle Nuove