La Cee ha fallito al vertice perché è rimasta agli Anni 60

La Cee ha fallito al vertice perché è rimasta agli Anni 60 La Cee ha fallito al vertice perché è rimasta agli Anni 60 Al vertice europeo del Lussemburgo l'accordo e si cito mancato per un soffio, quando sembrava raggiunto: ora purtroppo si minaccia una crisi storica, forse una tragedia europea. C'è ancora tempo per evitarla, ma il rischio è grande. Il fallimento di Lussemburgo non sta. tuttavia, nel fatto che, nel bel mezzo di una grave crisi mondiale, i governanti europei abbiano «litigato per un pugno di sterline», in difesa di mteressi mercantili. L'indignazione che ciò ha suscitato ci sembra eccessiva. Co7idividiamo il rammarico di vedere l'Europa non in grado di esprimere ima forte politica estera, che rafforzi le alleanze, intimorisca i disturbatori dell'ordine mondiale e rafforzi la pace. Ma non troviamo scandaloso il fatto che i governanti europei s'impegnino tanto in dispute «mercantili»: soìio politici democratici, responsabili verso gli elettori di come spendono i loro quattrini, e si trattava di molti quattrini (la Gran Bretagna avrebbe perso 2000 miliardi di tire nel 1980. tra il dare e l'avere con la Conili nitàì. E' anche comprensibile che la signora Thatcher, mentre imponeva aspri tagli alla spesa sociale, volesse apparire agli inglesi come attenta custode dei loro denari: del resto, se non lo avesse fatto, lo spirito antieuropeo di molti inglesi sarebbe dilagato, e per la Comunità sarebbe stata una crisi fatale. Tanto accanimento «mercantile» può essere ben perdonato ad un governo inglese che, per la prima volta, si è seriamente impegnato nella cooperazione politica europea. Quest'Inghilterra ha le carte in regola con l'Europa, e va tenuta a tutti i costi nella Comunità: ma senza risolvere prima il problema «budgetario» non s'imposta in modo sano il rapporto tra la nazione inglese e l'Europa, non si fa quindi nemmeno la «grande Europa» che sogniamo. Non è insomma deprecabile che a Lussemburgo si sia discusso di quattrini. E' deprecabile che non ci si sia messi d'accordo, e bisogna spiegale le cause del fallimento, nella speranza che sia ancora possibile un salvataggio in extremis del negoziato. Va detto che al Lussemburgo non si è rotto sull'onda di uno scontro di temperamenti o di antipatie personali, come è stato erroneamente detto. Chi ha presenziato alle discussioni del vertice riferisce che le nove ore di discussione sono state, pacate, intense, prive di retorica. Il fallimento è ancora più amaro poiché il vertice di Lussemburgo, a differenza di quello di Dublino del novembre scorso, aveva finalmente riconosciuto — ed era stato un grande progresso per la Comunità — e/;e dietro la questione «budgetaria» inglese emergeva una crisi comunitàArrigo Levi (Continua a pagina 5 in sesta colonna)

Persone citate: Thatcher