Un ex delegato Singer alle Nuove per partecipazione a banda armata

Un ex delegato Singer alle Nuove per partecipazione a banda armataPreso iii piazza Vittorio Veneto come Peci, Micaletto, Zedda e altri Un ex delegato Singer alle Nuove per partecipazione a banda armata . Nel settembre '78 era stato assunto alla Fiat Àbarth - Protesta del pdup per una perquisizione in casa del segretario del partito - Le Ronde proletarie rivendicano un attentato Piazza Vittorio sta diventando un «luogo proibito» per brigatisti e affiliati a Prima linea: ieri, i carabinieri hanno datò' notizie dell'arresto dell'operaio Mario Fracasso, 29 anni, che abita al numero 19; a due passi, a! 21 un paio di mesi' fa erano stati catturati Sergio Zedda e Rits- Cevrero, i due appartenenti a Prima linea che avevano affittato una soffitta in Piazza Vittorio per nascondere la loro, militanza nel partito armato alle famiglie, che risiedono a Chianocco (dove l'altro giorno 1 terroristi hanno fatto esplodere un ordigno contro l'abitazione dei genitori di Zedda). Sempre in piazza Vittorio, nello scorso febbraio, erano stati arrestati i due capicolohna delle Br, Rocco Micaletto e Patrizio Peci. Mario Fracasso, arrestato per partecipazione a banda armata. non ò un nome nuovo per la magistratura torinese. Era stato, denunciato"pfii vòlte'in passato, come partecipante a cortei e manifestazioni sindacali conclusisi conscontri copia polizia o con violenze. Lavorava alla. Fiat Abarth di corso Mai che, dove, era stato assunto il 7 settembre "78. n suo primo approccio con le Brigate rosse deve essere avvenuto alla' Singer di Le tal dove Fracasso è stato delegato sinda-' cale. L'azienda, recentemente fallita, è uno del punti di riferimento obbligati nella storia del-, le Br a Torino. Nella vicina via Castelgomberto, fu tenuto prigioniero il direttore del personale Fiat Ettore Amerio. Siamo nel '74 e a quell'epoca la Singer di Leini, già in crisi, era un terreno di lotta e di scontro per i brigatisti. Fracasso ha scritto con altri due colleghi un libro sull'azienda: «□ caso Singer». I giudici istruttori che conducono l'inchiesta sulle Br (una trentina gli arresti recenti, ma gli imputati dell'Inchiesta sono ormai più di 50) non hanno voluto fare dichiarazioni in merito all'arresto di Fracasso. Mg sembra evidente il collegamento con ile confessioni di Peci o di altri brigatisti arrestati, molti del quali, «ta maggioranza — fa nomare uno dei loro difensori — ha decisa di collaborare con gli inquirenti: Fracasso, trasferitosi con la famiglia a Torino nel '69 dall'originario paese di Alessano (Lecce), é accusato di partecipatone a banda armata: anche lui un fiancheggiatore,, dunque, torse non coinvolto direttamente in episodi di violenza. II lavoro degli inquirenti, intanto, continua. Ieri, la federazione provinciale del pdup ha {protestato in un comunicato per là perquisizione fatta da agenti della Digos nell'abitazione di Umberto Franami, (segretario provinciale del pdup. «Pur Mario Fracasso, arrestato esprimendo un giudizio positivo sull'indagine della magistratura torinese—si legge nel documento — il pdup chiede che l'operazione si sviluppi in modi e forme di massima garanzia e correttezza, per evitare che attorno all'indagine si riproduca il solito effetto ."polverone", coinvolgendo persone che nulla hanno a che vedere con il terrorismo, prestando il fianco a strumentalizzazioni inaccettabili, specie alla vigilia di una campagna elettorale». Sull'altro fronte di indagini, contro l'organizzazione terroristica Prima linea, si deve registrare una nuòva rivendicazione dell'attentato compiuto contro la casa dei genitori di Sergio Zedda, accusato dal compagni di «parlare» troppo. Le «Ronde proletarie di combattimento», il braccio armato di Prima linea, si sono attribuite la paternitàdell'attentato, telefonando a casa di due giornalisti: «Ci assumiamo la responsabilità politicadelia rappresaglia nei confrontidi Zedda perché gli sia ben chiara la mostruosa responsabilità che si è assunto verso il movimento proletario: In precedenza l'attentato eri, stato rivendicato del «Nuclei territoriali comunisti», una delle tante sigle eversive legate all'Autonomia, il grande serbatoio del terrorismo.

Luoghi citati: Alessano, Chianocco, Lecce, Leini, Torino