Diverte molto Dorelli in Astrakan

Diverte molto Dorelli in Astrakan J_, JNFORMAZtON^D£LLA PRODUZIONE CINEMATOGRAFICA Diverte molto Dorelli in Astrakan E' sempre molto complicato e difficile tradurre in una pellicola i sapori e gli umori di un romanzo: si rischia di filmare intenzioni che l'autore non aveva o addirittura disfar scomparire la magia che la pagina suggeriva. I: motivi sono molti. Anzitutto l'immagine precisa dello schermo lascia molto meno spazio alla fantasìa, della parola scritta; quindi l'angoscia di restare fedeli, a tutti i costi, al racconto letterario porta spesso fuori strada, anche con conseguenze opposte alle intenzioni. Infine la necessità di rispettare certe regole del gioco: costi dì produzione, esigenze di distribuzione, gusti del pubblico... Per «Il cappotto di astrakan» non sono state tanto le regole del gioco a renderne difficile la trasposizione cinematografica, quanto piuttosto la costruzione del romanzo, abbastanza lontana dai canoni del racconto cinematografico. il problema più grosso è stato quello di riuscire a trasmettere, con un mezzo visivo, la stessa suggestione creata da Chiara nel suo libro. Per questo, mentre lavoravamo alla sceneggiatura, abbiamo cercato di dimenticare la struttura narrativa cercando di arrivare, per altra strada, agli stessi risultati. Cosi la madre di Maurice è diventata la moglie, il commissario ha assunto le dimensioni de) destino e. un certo Ramazzini, quasi inesistente nel romanzo, ha fatto da innesco fortuito a tutta la storia. Anche l'ambientazione è cambiata: dall'immediato dopoguerra è stata portata ai nostri giorni. Quanto a certi personaggi, sono stati impostati accentuando quel particolare tipo di «humour» che è una delle caratteristiche di Piero Chiara. Se il film è riuscito a conservare il sapore del romanzo, lo scopo è stato raggiunto. •Il cappotto di astrakan» è una storia divertente tratta da un romanzo di PIERO CHIARA, scrittore contemporaneo al quale il cinema italiano deve molto («Venga a prendere il caffè da noi», «Il piatto piange» e «La stanza del vescovo»). Gli interpreti principali sono nomi Importanti: JOHNNY DORELLI (cantante, attore di teatro e di cinema), ANDREA FERREOL (celebre in Italia sin dal suo primo film: «La grande abbuffata»), CAROLE BOUQUET (la grande scoperta di LUIS BUNUEL in «Quell'oscuro oggetto del desiderio»). Infine la.regia di MARCO VICARIO (otto film, tutti di larghissimo successo). Qualche titolo: «7 uomini d'oro», «Paolo il caldo», «Il prete sposato» e «Moglie e amante». Ecco, abbiamo elencato i nomi che hanno contribuito alla perfetta realizzazione di questo film che ha la sua garanzia proprio nella formazione che lo compone. Genere: storia d'amore divertente in chiave gialla. Si proietta attualmente con grande successo in un noto cinema di Torino. Dorclli e Carole Bouquet in una scena

Persone citate: Carole Bouquet, Dorelli, Piero Chiara, Ramazzini

Luoghi citati: Italia, Torino