«Abbiamo le carte in regola per tornare nella Sala rossa»

«Abbiamo le carte in regola per tornare nella Sala rossa» Le elezioni amministrative viste dalla famiglia comunista «Abbiamo le carte in regola per tornare nella Sala rossa» Il segretario della federazione pei, Gianotti: «Porcellana definisce carnevalate le iniziative municipali. Ma noi possiamo dimostrare, in concreto, ciò che è stato fatto» - Le liste sonò ormai pronte x n segretario de Piccoli dice no» ad eventuali accordi di collaborazione con i comunisti negli enti locali, dopo 1*8-9 giugno. La dichiarazione non turba il pei: «Stiamo lavorando—afferma l'on. Di Giulio; presidente dei deputati comunisti, a Torino per un convegno sulle pensioni — per la formazione di giunte democratiche che abbiano il loro asse portante in una intesa fra not ed i socialisti. Anche perché riteniamo che dove queste esperienze si sono realizzate, i risultati sono positivi*, i '• Aggiunge: «In particolari circostanze di difficoltà nel determinare una maggioranza precisa, pensiamo sia anche possibile un accordo fra pel, psi e de. Non daremo invece l'appoggio a giunte di cùinon faremo parte*. Ma al Comune di Torino questa eventualità, non dovrebbe porsi. Nella sede del partito, in via Chiesa della Salute, dirigenti, funzionari ed attivisti sono già. da alcune settimane sotto pressione. Non hanno atteso la mezzanotte di mercoledì, cioè la chiusura ufficiale della tornata amministrativa, per mobilitarsi. E lo slogan della campagna elettorale non lascia dubbi: «Confermare le giunte di sinistra per sviluppare la città*. Anche le liste sonò pronte. Il numero uno per la «nuora composizione della sala rossa* è 11 sindaco uscente. Novelli, seguito da Gianotti, segretario della federazione, Gioia Montanari, medico ginecologo, Quagliotti, capogruppo, Reburdo (indipendente), ex presidente delle Acli, l'associazione dei lavoratori cattolici, e da Alfano, operaio Fiat. Fra gli assessori non saranno piti candidati: Marchiare, Santini e Poppa, quest'ultimo destinato ad un collegio provinciale. Fra 1 consiglieri lasceranno Palazzo di città: Guasso (Regione), Fassino (Provincia). Anna Maria Sestero (Provincia), Baracco, Bonino e Pózzo (quartie ri), Fassl per motivi di lavoro e Moltneri (Parlamento). Fra i nomi nuovi tre indipendenti: il già citato Reburdo ed i professori universitari Grosso e Guglielminettl, tutti provenienti dal mondo cattolico. Fra gli altri, infine, il segretario cittadino Giuliano Ferrara e gli operai Mosca e Olga Nacci. Dice 11 segretario della federazione, Gianotti: «Su 80 nomi, 20 sono di donne*. Le liste saranno approvate mercoledì dal partito. «Ma la-campagna elettorale — precisano in via Chièsa della Salute — è già stata aperta doménica scorsa da Adalberto Minucci». Aggiunge Gianotti: «Ora prosegue anche su singoli temi. Il 15 maggio, salvo imprevisti, dovremmo avere d Torino, in piazza S. Carlo, un comizio del segretario Berlinguer*. La possibilità di collaborare con la de, nel palazzone comunista, non è néppur presa in considerazione. «I democristiani — questo il senso del discorso — hanno sempre fatte un'opposi- sione ottusa. Non ci sono auuisaglle di cambiamento. Perché dovremmo tendere loro la mano?*. Gianotti poi, pur con un tono molto pacato, è drastico: «/ de parlano di superficialità della giunta, Porcellana definisce "carnevalate" le iniziative municipali. Perché non spiega ai torinesi quale fu il vero carnevale: il via vai di sindaci, le continue crisi nelle maggioranze di centro-sinistra? Amministrare una città come Torino è una cosa seria, e noi l'abbiamo dimostrato, senza trionfalismi con una continuità amministrativa sconosciuta in casa de. Con un impegno che ha mutato il volto. di Torino, senza i giochi di potere che (ben noti — questi sì — ai democristiani) hanno solo danneggiato la città*. «Che cosa abbiamo fatto?* s'interroga Gianotti. «Abbiamo dato avvio — risponde—alla revisione del piano regolatore; è partito il piano pluriennale d'attuazione, quello per i trasporti; abbiamo individuato,'ad Ovest, una direttrice per riequilibrare la congestione del centro*. Ma questo «sviluppo» vi è contestato dalle amministrazioni della stessa zona Indicata, ad esempio da Rivoli. «Certo, si può discutere. Siamo aperti a tutti i contributi. Ma di fronte ai nostri progetti, la de ha solo e sempre lavorato per il tanto peggio, tanto meglio. Senza mai presentare alternative, se non una vaga impostazione di sviluppo a Nord, forse per coprire di cemento le zone agricole e fertili delle campagne fra VolpianoéRivarolo*. Gianotti prosegue: «Abbiamo costruito scuole (non è vero che ci sono i doppi turni), realizzato parchi, oasi di verde. A Porcellana, al suo carnevale, rispondiamo: vada in via Garibaldi: vedrà i bambini correre per la strada,giocare al pallone. Erano trent'anni che queste cose non accadevano nel centro storico*. Giuseppe Sangiorgio

Luoghi citati: Comune Di Torino, Mosca, Rivoli, Torino