Operaio di Mirafiori confessa: «Sono br ho ferito con Bettassa un caporeparto»

Operaio di Mirafiori confessa: «Sono br ho ferito con Bettassa un caporeparto» Ancora clamorosi sviluppi nelle indagini della Digos e dei carabinieri sul terrorismo • ————————— — ■ i Operaio di Mirafiori confessa: «Sono br ho ferito con Bettassa un caporeparto» E' Cario Bersini, 27 anni, biellese, arrestato l'altra sera dalla polizia - Dopo un passato di delinquente comune, in carcere si è avvicinato all'eversione Ha detto di aver partecipato con uno dei morti di Genova al ferimento di Adriano Albertino - La storia di Maria Rosaria Roppoli, la donna di Peci Per la prima volta un brigatista confessa la propriacomplicità in un attentato. E' accaduto l'altra notte in questura, davanti agli agenti della Digos. L'operaio Carlo Bersini, 27 anni, di fronte alla precise contestazioni che gli venivano fatte, si è contraddetto. Poi ha deciso di parlare: «SOno un militante Br. Ho "gambizzato" il caporeparto della Fiat Adriano Albertino assieme a Lorenzo Betassa (uno dei quattro caduti del blitz di Genova n.d.r.). Bersini, originarlo di Biella, ma abitante a Torino, via Belfiore 18, ha un passato di delinquente comune. Indiziato per tentate rapine, tentata violenza e sequestro di persona, è stato processato e condannato a cinque anni di reclusione. Dopo averne scontati tre, è uscito e l'anno scorso è stato assunto alla Fiat. " Al mondo delle Br si è avvicinato durante il soggiorno alle Nuove, mentre era in corso il processone ai brigatisti. Ha conosciuto Franceschini, Ferrari e altri. Dopo aver lavorato alla Carrozzeria Mirafiori, si era fatto trasferire alla Meccanica, per fare il turno di notte fisso, guadagnare qualcosa dì più per pagare l'affitto (150 mila lire mensili per l'allòggio di via Belfiore, dove viveva da solo). E' stato fermato dagli agenti della Digos all'entrata dei cancelli di Mirafiori, alla 23 di giovedì. Da tempo era pedinato e nella sua foto qualcuno aveva indicato uno degli aggressori di Albertino, preso a revolverate nelle gambe il 14 dicembre scorso, il venerdì nero di Torino, una delle giornate più tragiche vissute dalla città: due ferimenti, una rapina al Lingotto e una riuscita a Rivalla. Il ferimento del caporeparto Albertino è stato l'unica azione rivendicata dalle Br. Nell'organizzazione, Carlo Bersini portava il nome di battaglia di «Luciano». Afferma di aver sparato assieme a Lorenzo Betassa, uno dei 61 licenziati della Fiat, il delegato che doveva téstinioniare per l'operaio Braghin al processo di lavoro davanti al pretore (l'unico che è riuscito a spuntarla). E' la prima volta che un militante Br — Peci a parte — ammette la propria responsabilità diretta in qualche attentato. La Digos afferma di aver condotto autonomamente le indagini. Ma non a caso l'arresto di «Luciano» è avvenuto dopo la confessione Peci. Alle Nuove, dove sono detenuti molti degli ultimi arrestati Br, il clima non è tranquillo. Ettore Calla, 11 fratello minore di Guido Calla, operaio della Lancia, pure arrestato, ha fatto sapere attraverso il suo legale di non ayer mai «parlato», e minaccia querele per chi scrive il contrario. Qualcun altro lo ha fatto al posto suo. ■* -k Nel carcere di Pescara Patrizio Peci ha saputo che Maria 1 ^1 -1 < ' ' ' ' ', 111 - ' i !111 ! > i • 11 u i 11111 ! 11 : s 11 > m u t i 1111 Rosaria Roppoli; la donna che gli è stata vicina sentimentalmente negli ultimi due anni, si è costituita, dichiarandosi «militante delle Br». Dicono i magistrati: «E' apparso molto turbato». Le motivazioni del gesto della giovane insegnante non sono ancora del tutto chiarite. Prende sempre più consistenza l'ipotesi che la Roppoli abbia voluto riaffermare la «propria identità politica» nei confronti del «delatore» Peci. Fino a lunedi scorso, Maria Rosaria Roppoli, 28 anni, lau¬ 1 ! 11111 f i > > i < 1111 n m m j < i i 11 n 11 m 111 m i : m i : > il i. t è a o o a ¬ reata, insegnante di lettere alla media «Scotellaro» delle Vallctè.Ama, ,ragazz£ come, tante, fon bèlla (l'acne le ha segnato il viso) piccollna, rolòndetta. le unghie rosicchiate. L'incontro con Patrizio Peci è stato molto importante, sia sul piano ideologico sia per una maturazione sentimentale. C'è stato un trauma nella sua vita, quattro anni fa ha perso i genitori. Alla madre era molto affezionata. Quando si è recata nello studio dell'avvocatessa Anna Rosa Oddone, lunedi pomeriggio, ha consegnato al legale la «fede» della madre perché gliela custodisse. Il fratello ingegnere è sempre stato un estraneo per lei. Era praticamente sola. La sua prima esperienza giudiziaria risale al dicembre '74, quando frequentava ancora l'università a Palazzo Nuovo. Fu fermata con due amici da una pattuglia di carabinieri mentre tracciava una scritta sui muri dell'oratorio San Luigi, a Caselle: «Contro la cassa integrazione, costituiamo Nuclei A rinati ». La Singer di Leinl. alla cui situazione faceva, riferimento quella frase, è uno dei punti chiave nella storia delle Br a Torino. A pochi passi dalla fabbrica, in via Castelgomberto, iu tenuto prigioniero il dirigente Fiat Ettore Amerlo. Di quell'esperienza oggi Maria Rosaria Roppoli dice: «Jvon avevo una coscienza politica. Ho raccolto l'invito di qualcuno durante un'assemblea». Il nome della giovane figura tra quelli dell'inchiesta di Controinformazione, approdata alla Corte d'assise lo scorso anno. Il processo è sospeso in attesa di una t m i r i : ; :, n i, ; i > il ; > m 111 ] -1 i 11 s, : : i h t u i i n : n i > i,, ; 11 decisione della Corte Costituzionale sull'autodifesa. '4TJjjpq ,|a, morte. de{ .genitori, Rosaria, thè. nel frWtentóo si! è laureata, incontra vècchi amici. Qualcuno la presenta a Patrizio Péci (primavèra '78), mentre è in corso il processone alle Br. Con il brigatista la giovane insegnante trova l'amore e un'identità politica. Tra un'impresa e l'altra Peci è ospite del suo alloggetto di via La Thuile, anche se sa che Patrizio ha affittatoli , è . o n n e e i covo di corso Lecce, con la copertura di un'amica. Maria Giovanna- Massa.(Peci del resto si spostava^continuamente: è stato ospite a Biella, a Gassino, a Torino, nelle case di molti fiancheggiatori arrestati). La cattura dell'amico la coglie impreparata. Assiste, giorno dopo giorno, leggendo le notizie sui giornali, allo sviluppo dell'inchiesta, fino alla confessione. Per lei il tradimento ha un doppio significato: sul piano idegll ideali e degli affetti. Davanti all'avvocatessa Oddone, mentre si tormentale mani, dice: «Rimarrò comunista fino alla morte». Ci vogliono delle ore per convincere polizia e magistratura clie non si tratta di una mltomane. Maria Rosaria Roppoli è uscita allo scoperto per riaffermare la propria identità (o forse anche per paura di qualcuno dell'organizzazione che sapeva del suo legame con Peci?). * ★ •Prosegue intanto anche l'inchiesta su Prima linea. Tutti gli arrestati sono pesci piccoli, con l'unica eccezione di Fabrizio Giai, «Ivan», indiziato per l'omicidio Ghiglleno e per l'assalto di via Ventimiglia. Un conto è quando parla un capocolonna come Peci, altra cosa sono le dichiarazioni di Sergio Zedda o degli altri che hanno accettato di collaborare. Zedda è un elemento molto preparato ideologicamente. Ma ha partecipato soltanto ad azioni minori. Non è un terrorista nel senso proprio del tèrmine. La struttura al vertice di Prima linea è rimasta praticamente intatta. L'inchiesta è ai primi passi. Sono smentiti nuovi arresti. ; ; i : i i 11 i ? j i i ! i.' l m < i e m i i n i ! i n il i 1111, ) m i ; > 111111111 < > i : u La prof. 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Luoghi citati: Biella, Genova, Pescara, Torino