Editoria: incertezze sui testo del decreto

Editoria: incertezze sui testo del decreto Deciderà il Consiglio dei ministri Editoria: incertezze sui testo del decreto ROMA — A Montecitorio i capigruppo sono pronti a inserire nel calendario dei lavori il decreto bis sull'editoria che il Consiglio dei ministri varerà la prossima settimana'. Nessuno si nasconde le difficoltà di approvare il testo .entro i sessanta giorni previsti; Lo scoglio dell'ostruzionismo, cui faranno verosimilmente ricorso radicali, pdup e missini,' potrebbe rivelarsi ancora una volta insormontabile. E' una previsione condivisa da Gerardo Bianco. «Per passare alle Camere — rileva il presidente dei deputati democristiani — un decreto ha bisogno di un'intesa fra tutti i purtiti. 1 precedenti dimostrami che l'ostruzionismo di un gruppo è sufficiente a impallinare un provvedimento. Per' scongiurare questo perìcolo ho suggerito al presidente del Consiglio di elaborare un decretocon le misure più urgenti, in modo da poter proseguire in unta l'esame della riforma dell'editoria, della quale, conclusa la discussione generale, l'assemblea aveva approvalo il primo articolo;. Secondo Bianco «verrebbe cosi agevolalo /'iter parlamentare del decreto, sema bloccare il cumulino di una riforma attésa da'nove anni e che non'può sul>ire>iiUle.riori rinvìi. Ci rimettiamo alle decisioni del governo — conclude il capogruppo.de —, prati ti a dare il nostro appoggio e a intervenire in maniera attiva sui contenuti delia legge, per liberare l'editoria da tutta la serie di pastoie in cui si trova imbrigliata». Clemente Mastella, de relatore del decreto non è d'accordo con chi dice «stralciamo all'asso il provi'eduncnto. sopra Hutto per q ita tifo rtg uarda Ih parte finanziaria, e procediamo riesumando la vecchia proposta di legge. Tutto ciò — chiarisce — valeva se non tosse stato presentatoli primo decreto, il cui esanie è stato fra l'altro bloccato dall'interiusione per la crisi di governo. E poi. se c'è qualcuno che non imo!portare avanti il decre'to, non vedo perché dovrebbe essere più benevolo verso la proposta di legge». g. fe.

Persone citate: Clemente Mastella, Gerardo Bianco, Secondo Bianco

Luoghi citati: Roma