Da ogni parte del mondo al «salone dei desideri»

Da ogni parte del mondo al «salone dei desideri» Già al primo giorno marea di folla alla rassegna dell'auto Da ogni parte del mondo al «salone dei desideri» Curiosità e interesse per gli ultimi modelli - Ogni sera ospiti della manifestazione personaggi della cultura o dello sport - Ribalta aperta sulla moda Primo giorno del Salone dell'automobile ed è già il pigia-pigia. Se il buon giorno si vede dal mattino, la 58" esposizione nasce sotto i migliori auspici per interesse e a.U f luenza di visitatori. In quanti, sono sfilati ieri davanti alle centinaia di creature metalliche tirate a lucido come prime donne per una sontuosa serata di gala? Dalla sala stampa la risposta è unanime: «Molti di più della prima giornata nella scorsa edizione». E questo, come sottolinea il direttore dottor Alberto Bersani, anche se i torinesi ieri erano presi da interessi calcistici (JuventusArsenal) e rinvieranno ai prossimi giorni la visita al «loro» salone. La prima giornata è divenuta cosi un curioso happening multinazionale con gli immancabili e inconfondibili giapponesi muniti di macchine fotografiche pronti a immagazzinare immagini e dati, con i compassati tedeschi attentissimi ai prodotti dell'alta tecnologia, con frotte di osannanti bambini tesi a fare il pieno di depliants, adesivi e poster. Uno spettacolo nello spettacolo. E loro, le belle, lucide, smaglianti quattroruote a gareggiare in eleganza e toilette con stuoli di pimpanti ragazze presentatrici, interpreti, assistenti. Ora che i battenti si sono aperti, è possibile già indicare le aree magnetiche a più alta polarizzazione d'interesse. Ci sono gli esemplari di «formula uno», Ferrari, Alfa Romeo e Renault oltre alle vetture da competizione Fiat e Lancia che diventano un'attrazione irresistibile. Si sciupano i commenti, i «mamma-mia» di, meraviglia, si gioca al rialzo per dimostrare competenza, la fantasia viaggia. C'è lo stand Fiat sempre affollatissimo, con la .«Panda» corteggiata, vezzeggiata come si fa con i neonati. Una neonata che alcuni carrozzieri hanno vestito in vari modi e multiuso, come del resto la sorella maggiore «Ritmo». Ci sono le aristocratiche Rolls-Royce, proprio all'ingresso, senza il cartello «guardatemi, ma non toccatemi", ma è come se l'avessero. Ci so-. no soprattutto tanti occhi puntati qua e là, dicono «vorrei, ma non posso». Ma al salone non si va soltanto per comprare, la curiosità è la molla decisiva. Ieri i visitatori hanno anche potuto apprezzare una «ribalto aperta sulla moda», un altro spettacolo firmato dalla «crema» degli stilisti italiani è da prestigiose case. Perché non incoraggiare questo abbinamento auto-moda? E' un matrimonio che s'ha da fare, sostengono gli organizzatori che citano motivazioni inconfutabili: auto e moda-abbigJiamento sono settori che al¬ ^ l'estero tengono alto il marchio Italia, assicurano migliaia di miliardi alle nostre' finanze. E' un contorno di lusso al salone che è stato arricchito da altre iniziative: ogni sera, fino al 4 maggio,- sarà ospite un personaggio della cultura, della scienza, dello sport (stasera Daniele Pellegrini presenterà le belle diapositive su // giro del mondo con l'iveco 75»); ci saranno esibizioni di piloti, gare, giochi. Un salonespettacolo, insomma. e magnetiche a più alta l'estero tengono alto il marN t

Persone citate: Alberto Bersani, Daniele Pellegrini, Rolls

Luoghi citati: Italia