Il prodigioso meccanismo che sostituisce un cuore di Ezio Minetto

Il prodigioso meccanismo che sostituisce un cuore La «pompa cardiaca» dell'ingegner Bosio Il prodigioso meccanismo che sostituisce un cuore Dopo le delusioni seguite a Barnard, sono state le macchine il vero progresso nel campo dell'aiuto artificiale ai cuori malati Prima dì andare ad occupare il suo meritato posto al Museo della medicina di Cleveland — come prima «pompa cardiaca» al mondo, salvatrice di vita umana — il «cuore artificiale* àelling. Roberto Bosio è venuto, a Torino a far da protagonista ad un incontro-dibattito al Circolo della Stampa (Alfredo Toniolo, Aldo Imanon, Giorgio Cavallo, Arrigo De Franceschi e Frite Buehler) in occasione della presentanone del bel libro di Bosio «Un cuore per la vita; una vita per il cuore» (Ed. Mondadori). ' Dopo la delusione seguita al gran clamore dei primi assordati interventi di «trapianto cardiaco» di Barnard — solo oggi in cauta e forse positiva ripresa ad opera di Normann ^Shumway, il cardiochirurgo maestro di Barnard (50% di sopravvivenza a 5 anni dall'intervento) —il vero progresso nel campo dell'aiuto artificiale ai cuori malati è avvenuto per opera delle «macchine». La tappa fondamentale, dopo quella dei «pacemaker s*,, della «macchina cuore-polmoni» e delle «valvole artificiali» è stata quella dei «cuori artificiali»: ' apparati meccanici, elementari e al tempo stesso sofisticatissimi, veri «alter ego temporanei», capaci di sostituire, col loro flusso pulsante («fluidicàmente» comandato), la funsione in crisi della pompa cardiaca umana. Una impostazione ben diversa, quindi, forse più modesta nelle intensioni ma più. concreta nei risultati, di quella più eccesionale, impegnativa e costosa dei « trapianti». Il concetto — che l'ingegner Bosio ha cosi ben tradotto in realtà—è stato quello dell'appoggio funzionale meccanico «esterno» (la pompa, «ventricolare sinistra» o «biventricolare» a seconda dei casi, lavora, applicata al cuore malato, all'esterno del torace), senza ancora la pretesa di una vera e propria sostituzione del cuòre malato dell'uomo con un cuore artificiale totale «interno» (messh cioè definitivamente al posto del cuore). Tutti ricordiamo il successo che J'équipe di Zurigo (Ake Senning, Marco Turina e Roberto Bosio) ha ottenuto, nel '77, quando, in corso di un intervento di doppia sostituzione di valvole in una «anonima ,giovane donna», il cuore arti fidale di Bosio è riuscito a sostituire, per 48 ore, la funsione dì quel cuore ormai fermo (e che ha poi ripreso la sua soddisfacente autonoma funsione). L'altra sera, al Circolo della Stampa, emozionata ma sorridente e «normale», la non più anonima signora Antonella Biassi ha rivissuto, sulle diapositive dell'intervento, quei giorni che lei non ricorda: e ha ascoltato, partecipe, nel corso del dibattito, le unanimi opinioni sul promettente futuro dei cuori artificiali. Basterebbe già soltanto ìllmpiego di queste «pompe sussidianti» nel campo dell'infarto miocardico acuto complicato (choc cardiogeno, ad esempio) — quando cioè certi cuori, per non morire, avrebbero solo bisogno di un «aiuto-pompa» per poche ore — per ripagare tanto appassionato lavoro dì ricerca bioingegneristica applicata. Ezio Minetto

Luoghi citati: Bosio, Cleveland, Torino, Zurigo