Milano: sarà processata la presunta colonna br

Milano: sarà processata la presunta colonna br Accusati per detenzione di armi Milano: sarà processata la presunta colonna br MILANO — La presunta colonna milanese delle Brigate rosse è stata rinviata a giudizio, davanti alla corte d'assise, a conclusione di una istruttoria stralcio per i reati comuni; le indagini per «la costituzione di banda armatn invi-co. continuano. Il provvedimento, che riguarda 12 sospetti brigatisti, è del giudice istruttore Adalberto Margandonna, il quale si riferisce all'operazione condotta dai carabinieri del nucleo speciale del generale Dalla Chiesa nell'autunno del 1978. In quella occasione, secondo quanto riferito in questi giorni da Patrizio Peci, il gruppo terroristico milanese subì un colpo tanto grave da costringere l'organizzazione a inviare nel capoluogo lombardo Mario Moretti per riorganizzare le file. Per tutti c'è l'imputazione di detenzione di armi in relazione all'arsenale recuperato in un covo In via Montenevoso. Secondo 11 rinvio a giudizio, i reati sono stati compiuti allo scopo di «sovvertire l'ordinamento dello Stato e met¬ tere in pericolo la vita di persone e la sicurezza della collettività mediante la commissione di attentati». Gli arrestati furono Antonio Savino, di 31anni, residente a Borgomanero (Novara); Lauro Azzolini, di 37 anni, residente a Casina (Reggio Emilia); Franco Bonisoli, di 25 anni, da Reggio Emilia: Nadia Mantovani, di 30 anni, da Sustinente (Mantova): Domenico Gioia, di 26 anni, residente a Milano; 1 fratelli Biancamolla e Paolo Sivierl, di 31 e 26 anni, entrambi da Milano; Rino Angelo Cristofoli, di 30 anni, da Bollate (Milano); Calogero Diana, di 31 anni, Gianni Berti, di 31 anni, Valerio De PonU, di 27 anni, tutti residenti a Milano; Maria Carla Brioschl. di 28 anni, da Vlmercate (Milano), tutti attualmente in carcere. Antonio Savino è accusato tra l'altro di tentato omicidio nei confronti di un sottufficiale del carabinieri (lo feri a una gamba e a un braccio), di resistenza aggravata e di spari in luogo pubblico nel tentativo di sottrarsi alla cattura.