Ferrovie, il governo tratta coi sindacati ma «rotaia selvaggia» annuncia scioperi di Gian Carlo Fossi

Ferrovie, il governo tratta coi sindacati ma «rotaia selvaggia» annuncia scioperi Sulla riforma notevoli «aperture» alle richieste di Cgil, Cisl e Uil Ferrovie, il governo tratta coi sindacati ma «rotaia selvaggia» annuncia scioperi ROMA — Il ministro dei Trasporti Formica intende concludere in tempi brevi la vertenza perla tìforma dell'azienda ferroviaria ed evitare la ripr^sa,dfille agitazioni-anche da parte. dei.sindacati confederali, dopo' che le organizzazioni autonome hanno programmato un'azione .di protesta destinata a ritardare di mezz'ora la partenza dei treni dalle 8 di venerdì alla stessa ora del lunedi successivo. In un incontro con ; dirigenti dei sindacati dei ferrovieri Cgil-Cisl-Uil, il ministro e il sottosegretario Calciolo hanno illustrato una bozza di provvedimento, definito in tempi da record che presenta notevoli «aperture» rispetto ai testi elaborati durante la precedente gestione Preti-Degan. Entro mercoledì il direttivo unitario della categoria esprimerà la sua valutazione, che dovrebbe preludere — salvo colpi ai scena — alla rapida soluzione della controversia anche per quanto riguarda la revisione del trattamento economico e giuridico. Successivamente il proble-' nia sarà affrontato con i sindacati autonomi, che sembrano decisi a contrastare eventuali intese governo-sindacati confederali e a mantenere uno stato di tensione soprattutto fra il personale addetto alla circolazione dei-treni, macchinisti e addetti alla sorveglianza. La nuova azienda ferroviaria, secondo il «provvedimento Formica», dovrebbe essere dotata di una «reale autonomia funzionale», cosi come previsto dalla piattaforma presentata dai sindacati. Il consiglio di amministrazione snellito nella sua composizione dovrebbe diventare un organismo di gestione diretta dell'azienda, il cui bilancio verrebbe sottoposto alla sola verifica consuntiva da parte della Corte dei Conti. In stretto collegamento con ìa moderna impostazione dell'azienda ferroviaria, il trattamento di lavoro dei 260 mila ferrovieri avrebbe «natura mista»; la legge regole-' rà solo la nascita e la cessazione , del rapporto, cioè gli aspetti normativi prevalenti del contratto; gli aspetti economici invece, avranno carattere privatistico e saranno contratti direttamente tra consiglio di amministrazione e sindacati. Al ministro dei Trasporti resterà il potere di controllo e di indirizzo politico dell'attività dell'azienda, da esercitare nell'ambito delle competenze che gli verranno attribuite dal comitato nazionale dei trasporti, Il nuovo provvedimento sarebbe stato concordato, in linea, di massima, con il ministro della Funzione Pubblica Giannini che aveva assunto una posizione nettamente contraria al progetto Preti-Degan. Soltanto una gestione autonoma ed efficiente può assicurare la rapida esecuzione di programmi di rilancio e di sviluppo. «Se l'azienda non cambierà al piUpresto, entro il 1980— rilevano i sindacati — il collasso del servizio ferroviario potrà assumere dimensioni incontrollabili. L'attuale struttura aziendale è ancora quella del 1905. Dal 1920 al 1977 i chilometri di strade ferrate sono passati da 15 mila a 16 mila, di cui 10 mila sono ancora a semplice binario e 8000 non elettrificati. Il 70% del tràffico ferroviario si svolge solo sul 25% della rete, le linee e gli scali sono intasati, l'armamento (binari, traversine, massicciate) è in gran parte vecchio, il 28% delle carrozze Ha superalo i trent'annt, il 50% dei carri merci è tecnicamente superato». Nell'incontro i sindacati hanno insistito sulle richieste economiche contenute nella piattaforma contrattuale. Esse prevedono: Oil conglobamento nello stipendio tabellare iniziale di ogni categoria di una aliquota dell'indennità integrativa spe-cjale (scala mobile) pari al valore dei punti maturati al febbraio 1977 (L. 90.152), con effetti sulle pensioni; ©trentamila lire mensili, di cui.20 mila garantite a tutte le categorie di personale fer¬ roviario e 10 mila lire per aggiu-, stamenti fra categorie; £h il completamento del preJlf mio industriale (mediamente L. 12 mila), da.estendere, anche ai dirigenti, e l'adegua-' mento di alcune competenze accessorie connesse con l'esercizio ferroviario (lavoro notturno e domenicale indennità in galleria, ecc.). Gian Carlo Fossi

Persone citate: Degan, Formica, Giannini

Luoghi citati: Roma