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Rispunta un dividendo di 100 lire Rispunta un dividendo di 100 lire MILANO — Un dividendo di 100 lire per azione e la possibilità di sottoscrivere due nuove azioni ordinarle ogni cinque ordinarie o privilegiate od obbligazioni convertibili già possedute, al prezzo di 1200 lire l'una, sonb le due principali novità riservate all'azionista Olivetti e alla Borsa, dove il titolo è stato ampiamente scambiato nelle ultime settimane in vista del ventilato accordo con la Saint Gobain. Il fatto che i francesi paghino 3200 lire per azione non ha dirette e immediate conseguenze per il piccolo azionista, salvo la confortante sensazione di poter acquistare fra un paio di mesi lo stesso titolo a solo 1200 lire, poco più di un terzo del prezzo pagato dalla Saint Gobain. Alla fine dei due aumenti di capitale, l'Olivetti si ritroverà con un patrimonio netto (capitale più riserva) di 370 miliardi contro i 112,7 miliardi alla fine del 1977, cui vanno aggiunti altri 92 miliardi di obbligazioni convertibili in azioni ordinarie che per ora costano ancora alla società il 12 per cento di inte- PfÌMA. Fra i grandi azionisti Olivetti, la Cir, che fa capo agli interessi della famiglia De Benedetti, affiancata da altri grossi Investitori (fra cui la famiglia Crespi, uscita sei anni fa dal mercato editoriale), parteciperà regolarmente all'operazione-aumento di capitale con circa 14 miliardi, portando II totale dei mezzi investiti nell'Olivetti a 44 miliardi circa (15 miliardi in occasione del primo aumento di capitale, 15 miliardi di obbligazioni convertibili e 14 miliardi al prossimo aumento di capitale). Per i piccoli azionisti, detentori di azioni privilegiate e di obbligazioni convertibili, c'è la possibilità di partecipare su un piede di parità al prossimo aumento a condizioni relativamente anche più vantaggiose se si pensa che la quotazione dei titoli privilegiati è ancora inferiore a quella ordinaria (circa 1700 lire contro oltre 2100 lire) e la quotazione dell'obbligazione è sotto le 2000 lire.