E' finita sul Garda la lotta dei motori

E' finita sul Garda la lotta dei motori Comincia la stagione turistica E' finita sul Garda la lotta dei motori Anche quest'anno, nonostante la raccolta di firme, i motoscafi continueranno a solcare (e a inquinare) le acque del lago BRESCIA — La battaglia degli ecologi per restituire al Lago di Garda il silenzio, la pulizia, le suggestioni e la sicurezza della navigazione a vela, si concluderà per quest'anno con un bollettino che sancirà una tregua: i motoscafi che i tutori dell'ambiente volevano bandire del tutto, continueranno infatti a solcare liberamente anche nella prossima estate le acque del più grande lago italiano. La guerra fra i fautori del prò e del contro si combatte ormai da due anni. L'iniziativa ha preso le mosse dalla sponda veronese con una raccolta di firme per portare avanti una proposta di legge regionale per proibire totalmente la navigazione a motore, eccettuati i battelli di linea, 1 motoscafi di servizio pubblico, quelli dei servizi di sicurezza e le barche (ormai poche) del pescatori professionisti. Comitati di ecologi si sono poi costituiti anche sulla sponda bresciana, che annovera il maggior numero di cantieri di motoscafi, raccogliendo migliaia di firme a favore della legge. A prescindere dagli ordini del giorno e dai documenti votati in ripetuti convegni svoltisi sul tema nei mesi invernali, che sono di cosiddetta «stagione morta» e quindi favorevole alle tavole rotonde, le due posizioni si contrappongono in questi termini concreti. Sponda veronese del Garda: 49 amministratori comunali (sindaci, consiglieri, assessori) di otto centri costieri, nonché del capoluogo, Verona, hanno sottoscritto un appello alla Regione perché vari una legge per l'abolizione della navigazione a motore sul Garda. I comuni sono: Peschiera, Bardolino, Costermano, Garda, Lazise, Macesine, Sanzeno, Torri del Permeo e Verona. Sul fronte bresciano il parere prevalente è però per la permissività. I sostenitori del si al motoscafi si concen trano soprattutto a Slrmlone, Desenzano, Salò, Gardone Riviera, Toscolano. Gargnano e Limone: da questi grossi centri turistici del Garda occidentale è partita l'iniziativa di un convegno, organizzato dal Lions club locali, nel corso del quale si è fatto il punto dell'inquinamento del lago, e le conclusioni tratte sono soddisfacenti rispetto alle accuse degli ecologi secondo cui le acque del Garda sarebbero inquinate soprattutto dalla navigazione a motore L'ingegner Costanzo Valli, dirigente della divisione ecologica e ambientale della provincia di Brescia, ha detto: «/I Garda non è affatto morente dal punto di vista ecologico, ansi è uno dei laghi più puliti d'Europa». A sua volta il dottor Accardl, direttore dell'ispettorato di Porto di De senzano del Garda, ha sottolineato che «la navigazione a motore non causa danni sensibili agli effetti dell'inquinamento, ma se mai provoca, con i suol eccessi, un problema di rumorosità, e di sicurezza per i bagnanti. Per risolvere questo problema è necessaria una regolamentazione più omogenea e precisa attuabile sema giungere all'estremo dell'abolizione della navigazione privata». ■ La terza componente territoriale del lago, quella trentina, che si affaccia sul lago con la città di Riva, sembra voler mantenere una posizione di neutralità. Intanto la stagione turistica è iniziata in maniera piuttosto promettente. Pasqua ha dato il via all'affluenza dei turisti, gran parte degli alberghi sono ormai aperti e i primi motoscafi solcano già, nelle giornate di sole, le acque dell'azzurrissimo lago. Il che significa che virtualmente là libertà di navigazione a motore rimarrà inalterata anche per la stagione 1980. In realtà il problema non è di facile soluzione. In linea di principio gli ecologi a oltranza hanno ragione: una flottiglia di 8000 motoscafi di Vària stazza, dislocata in un lago che misura 370 chilometri quadrati di superficie, dà luogo, nel giorni di massima mobilitazione, a taluni inconvenienti, il più grave del quali è la sicurezza dei ba gnantl. Incidenti anche mortali non sono mancati negli anni recenti. Ma contro le motivazioni ideali degli abolizionisti, stanno quelle, più concrete, cioè di tipo economico di coloro che sono per la continuità del regime di libertà. Di questo avviso sono soprattutto quanti svolgono attività cantieristica (1 cantieri nautici sul Garda sono una trentina), gli addetti ai servizi di assistenza della nautica e 1 non pochi albergatori e 1 gestori dei campeggi, i quali sostengono che proibire i motoscafi sul Garda significhe rebbe perdere la clientela più danarosa, che viaggia appunto portando il motoscafo al seguito e che non può usare nelle,acque interne dei Paesi da cui proviene perché la tutela del valori ambientali è più rigorosa che in Italia. Manuel Vigliarli

Persone citate: Peschiera, Riva