La Juve dimentica (per ora) l'Arsenal e a Roma si batte per il secondo posto di Giulio Accatino

La Juve dimentica (per ora) l'Arsenal e a Roma si batte per il secondo posto La Juve dimentica (per ora) l'Arsenal e a Roma si batte per il secondo posto ROMA — «Non parliamo più di Londra, evitiamo la narcosi di troppi elogi. A noi interessa imposto Uefa, è proprio per /questo all'Olimpico dobbiamo ■ disputare una grande partita'. Cosi Trapattoni al suo arrivo a Roma alla testa della Juve. I ricordi di Highbury sono di ieri, ora si gioca il campionato italiano e ai bianconeri interessa una classifica, che parzialmente attutisca l'amarezza d'aver perso lo scudetto. Trapattoni non ha dubbi: «L'Inter vince meritatamente. E'partita in testa, ha avuto la sua flessione, ma nessuno ha saputo approfittarne. E' giusto che sia prima. Però a noi interessa la Coppa Uefa. E vogliamo questo diritto, che, in parte, ci accontenta». I bianconeri fuggono alla spicciolata. Quasi non vorrebbero parlare. C'è Brio che accetta il discorso: «Io sono quello di prima». Non pare né scosso né inorgoglito per i tanti elogi del dopo Londra. Dice soltanto: «Ho seguito le istruzioni di Trapattoni. Ho lavorato sodo, ed ora raccolgo i frutti dì tanta fatica. Però io sono quello di prima. Ho soltanto più fiducia in me stesso. Non guardo più in faccia a nessuno. Gioco e basta». Polemica? Forse più amarezza. Il leccese deve aver sofferto molto i giorni bui dell'inizio di stagione, quando tutti lo criticavano. Ora non si esalta, ma è molto più tranquillo di prima. Brio continua: «Per me è come sempre. Conosco le difficoltà del mio campito, so che Pruzzo è forte ed anche in forma. Non prometto guerra, ma soltanto prometto di fare-il mio dovere». Anche Furino, uno'dei; migliori di Londra pensa alla classifica: «La Coppa potrebbe anche non venire. Siamo impegnati in Coppa delle Coppe ed in Coppa Italia, ma a noi interessa essenzialmente la classifica del campionato. Vogliamo il secondo posto, e sappiamo che dobbiamo conquistarlo proprio a Roma contro i giallorossi di Liedholm. Il resto verrà dopo». dmmntdla Contro una Juventus cosi determinata ci sarà una Roma piuttosto scossa dagli ultimi risultati. Liedholm sorride, nasconde la «sua formazione» trincerandosi-, dietro al solito discorso («decido sempre all'ultimò momento»), ma pensa ad una Roma un po' più viva rispetto a quella sconfitta prima a Ascoli poi a Firenze. Paolo Conti o Tancredi? Ancelottl o Ugolotti o Scarnecchia? Per Liedholm non sono problemi urgenti e rinvia. Almeno cosi dice. Lo svedese ha fiducia e timore : « Questa Juventus rin- ' vigorita dal risultato'di Londra è uri avversario pericoloso. Fa paura sempre, ma lo fa specialmente ora che è in piena, forma». Potrebbe accusare la stanchezza di fatiche supplementari ed il cambio di clima, dal freddo di Londra al tiepido sole primaverile di Roma. Liedholm e convinto che «quando le cose vanno bene si ricupera presto». Chiediamo se la Roma può essere Ih difficoltà dopo due consecutive sconfitte. La risposta è interessante: «Ho visto una buona Roma anche a Firenze». La formazione è in dubbio, ma pare che possa essere riconfermato Paolo Conti, certo il ricupero di Bruno Conti, e tutti sappiamo quanto sia prezioso l'appòrto del giovane attaccante. Nella Juventus giocheranno i «freschi» Fanna e Pràndelli. Rimarrà fuori un terzino, ma Trapattoni non ha detto chi. Giulio Accatino