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Lavoratori del pci: «II terrorismo ha inquinato sindacati e sinistre» Lavoratori del pci: «II terrorismo ha inquinato sindacati e sinistre» Gli operai hanno sione» - Fassino: chiesto «uno spartiacque contro l'ever«Lotte in fabbrica, ma seriza violenza» Si è parlato di terrorismo anche all'attivo provinciale dei lavoratori comunisti, al cinema Smeraldo, presenti Piero Fassino, responsabile pel delle fabbriche, e Sergio Garavini, della segreteria nazionale Cgil. Pur lamentando la .campagna calunniosa» che presenta la lotta operaia come veicolo della violenza, Fassino ha ammesso che gli arresti seno il riscontro obiettivo della presenza («non solo come infiltrazione di qualche talpa») del partito armato nella fabbrica, talvolta con la doppia militanza, sindacale e eversiva, e non sempre frutto di emarginazione sociale. «La scelta — ha detto Fassino — é di stare nel movimento operaio». Ha aggiunto che nelle lotte In fabbrica deve essere bandita totalmente la violenza e «qualsiasi coercizione, anche solo morale». Inoltre la lotta all'eversione non deve essere delegata solo agli organi dello Stato, ma tutti i lavoratori devono essere chiamati a denunciare ogni presenza terrorìstica in fabbrica. Numerosi sono stati gli interventi degli attivisti, molto critici (anche, duramente) verso il: sindacato. Un operaio della Fiat Ricambi, respingendo .là perversa equazione lotte di fabbrica-violenza-terrorismo», ha aggiunto che non basta condannare a parole .occorre da parte del movimento sindacale creare una spartiacque reale contro l'eversione». Un lavoratore - delle .presse» (54 denunciati per blocchi stradali, 8 licenziati e 4 presunti terroristi) ha detto che è indubbio che 11 terrorismo ha «inquinato in. questi anni sindacati e organizzazioni di sinistra» ma che nella classe operaia c'è- la volontà di un chiarimento. Un operalo della Lingotto ha denunciato, con nome e cognome, un delegato sindacale .molto attivo nell'appendere manifesti contro i capi con varie minacce*. Ha aggiunto: .Lo abbiamo fatto sapere alle confederazioni, ma il suo sindacato, la Vii, continua a dargli la copertura*. Altri interventi sono stati altrettanto critici. Sergio Garavini dopo aver ricordato le differenziazioni che hanno portato alla rottura del pel con l'ala extraparlamentare, ha mesco in guardia da una situazione che crea le condizioni per un difesa reazionaria del sistema: -Il fascismo non ha un progetto, proprio come l'eversione». _ . g. b.