Pene più gravi in Fronda per la violenza carnale

Pene più gravi in Fronda per la violenza carnale Con una legge votata all'unanimità Pene più gravi in Fronda per la violenza carnale Vanno da dieci a venti anni e possono raggiungere l'ergastolo in caso di una violenza compiuta da più persone DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI — Davanti all'aumento costante del numero dei casi di violenza carnale, il Parlamento francese ha votato ieri all'unanimità una nuova legge che prevede per i responsabili una pena da 10 a 20 anni di prigione, che può7 arrivare fino all'ergastolo nel caso di Un atto di violenza compiuto da più persone. I casi dichiarati ufficialmente (cioè attraverso denunce alla magistratura) sono passati da 370 nel '65 a 1600 nel "76, ma secondo" fonti dell'assistenza sociale e della polizia, sarebbero almeno venti volte più numerosi di quelli denunciati. Attualmente nelle carceri francesi sono rinchiuse 939 persone riconosciute responsabili di questo reato. Nei processi svoltisi nelle ultime settimane in varie regioni francesi, i colpevoli hanno subito condanne fra i 5 e gli 8 anni di reclusione. Il fenomeno della violenza carnale non ha certo soltanto un aspetto penale, ma ha anche un risvolto sociale ben definito, che le varie associazioni femministe e le parlamentari hanno voluto mettere In luce nel corso del dibattito scaturito dall'esame della nuova legge davanti all'Assemblea nazionale. «Lo stupro è anzitutto violenza — ha affermato dalla tribuna del Parlamento Monique Pelletier, ministro delegato alla Famiglia e alla condizione f emminile —.E'un atto contro la dignità della donna, è un crimine conto la libertà e l'integrità fisica e s'inserisce nella dominazione del più forte sul più debole che la nostra società non può accettare. Ma è toccato alle donne, con una azione coraggiosa, sollevare questo tradizionale tabù e sensibilizzare al pro'blema l'opinione pubblica». Tutti gli interventi hanno messo in luce come spesso la donna violentata sia sospettata di «leggerezza o di complicità, se non addirittura di incitamento», e come in questi casi giochi il riflesso condizionato dello stereotipo della «donna oggetto», che provoca l'uomo. «Eccezionalmente per la pratica giudiziaria, molto spesso è la vittima che si sospetta colpevole, è la donna che deve dar prova della sua buona condotta e della sua virtù». In definitiva, il senso delia nuova legge richiama a una generale «presa di coscienza» d'un problema che non è solo giuridico ma anche psicologico e sociale. In questo quadro, ha destato una certa sensazione un emendamento che lia ripristinato un'aggravante nei confronti degli omosessuali, che hanno rapporti con minori di 18 anni. p. pat

Persone citate: Monique Pelletier, Pene

Luoghi citati: Parigi