Blocco Usa a motori per l'Italia: perso contratto di 1500 miliardi con l'Iraq?

Blocco Usa a motori per l'Italia: perso contratto di 1500 miliardi con l'Iraq? Le turbine della General Electric destinate alle navi «Lupo» Blocco Usa a motori per l'Italia: perso contratto di 1500 miliardi con l'Iraq? I «Cantieri navali riuniti» hanno in gestazione una commessa con la Repubblica araba per 4 fregate «Lupo», 4 corvette «Wadi» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE GENOVA — Ansia e preoccupazione nei Cantieri navali riuniti, del gruppo Italcantieri a partecipazione statale, per la decisione dell'amministrazione Carter che. rischia di «punire» l'Italia con l'embargo sui motori General Electric destinati alle fregate «Lupo». I Cantieri navali riuniti, che hanno la sede a Genova (appartenevano sino a pochi anni fa al gruppo «Piaggio» e poi spno stati assorbiti dalla Fincantieri) e stabilimenti a Genova, presso il Bacino delle Grazie, e a Riva Trigoso, una frazione di Sestri Levante, stavano infatti per concludere, dopo mesi di trattative, una importante commessa con la Repùbblica dell'Irate. Si trattava di realizzare, nel giro di pochi anni, ben quattro fregate sul tipo «Lupo» (eguali a quelle già fornite alle marine peruviane e del Venezuela), una nave appoggio (tipo «Stromboli», già costruita per la Marina militare italiana) e quattro corvette della classe «Wadi». Una commessa valutata, alle cifre ' e ai cambi odierni, sui 1500 miliardi di lire: il che significa alcuni anni di.lavoro per i dipendenti e un'alternativa alla crisi che ha colpito, da qualche anno la cantieristica civile e commerciale italiana. Il contratto con l'Irak si presenta a tutt'oggi, come ha precisato un portavoce del Cantieri navali riuniti, abbastanza complesso e passibile d'ogni soluzione, dalla più rosea, alla più negativa. La commessa era quasi giunta in porto; erano stati definiti molti dettagli. Ma ora la situazione s'è fatta precaria. Le fregate «Lupo» sono modernissime, velocissime, maneggevoli: l'ideale per operazioni di pattugliamento, controllo e persino di «caccia» nei limiti dell'autonomia delle acque territoriali, su tragitti insomma medi o medio-brevi. Hanno la possibilità di colpire uh obiettivo, oppure di mettere in fuga un avversario e di rientrare alla base in termini di tempo molto stretti. Per Paesi emergenti, sono unità di grande interesse. Dopo il Sud America, a richiederle sono statila Repubblica Libica, poi L'Irak, che intende crearsi una flotta idonea a pattugliare il Golfo Persico. Il «segreto» di queste navi —il discorso vale oltre che per le fregate, anche per le corvette e per le navi appoggio — è ovviamente la velocità. E' ritenuto che debbano raggiungere i 35 nodi orari. Per ottenere questo risultato occorrono speciali motori, che sono esclusivo brevetto della «Ge neral Electric». Si tratta di motori originariamente destinati ad aerei, ma che la Fiat, come spiegano a Genova ai Cantieri navali riuniti, è in grado di trasformare in motori marini. Senza questi spe¬ ciali propulsori le unità perdono il loro sostanziale, valore. Si rischia,' insomma, di perdere la commessa dal governo irakeno.

Persone citate: Blocco, Wadi

Luoghi citati: Genova, Iraq, Italia, Sestri Levante, Sud America, Venezuela