Sergente degli alpini processato per diserzione: condanna a 4 mesi

Sergente degli alpini processato per diserzione: condanna a 4 mesi Sergente degli alpini processato per diserzione: condanna a 4 mesi Scomparso da Sauze d'Oulx, si è costituito dopo, due anni e mezzo - Ha detto ieri ai giudici: «Ero stufo e me ne sono andato» •Ero stufo del solito tran tran famigliare. Delia vita sempre uguale, monotona. Ero stanco, esaurito e allora me ne sono andato,. Giovanni Muzl, 31 anni sergente dagli alpini a Sauze d'Oulx, scomparso da casa due anni e mezzo fa, ha spiegato cosi al giudici del tribunale militare i motivi della sua fuga. Una fuga che per il codice militare è però diserzione, aggravata dal grado e dal tempo (durata oltre sei mesi). Cosi quando ieri si è costituito è stato processato per direttissima e condannato a 4 mesi e 13 giorni di carcere con la condizionale (difensori gli avvocati Albanese e Ciaf ardo). La vicenda. Le tracce del Muzl si persero la mattina del 10 ottobre '77: 11 sottufficiale prese un aperitivo al bar e scomparve. Dna scomparsa misteriosa: Muzl aveva sistemato nel mesi precedenti l'alloggio per la famiglia, ordinato il gasolio per 11 riscaldamento, pagato la prima rata del mobili. Inutili le ricerche delle autorità militari, senza esito un esposto che la moglie, Adriana Monaco, presentò alla procura della Repubblica di Torino. SI scoprì che 11 sergente aveva avuto un litigio con un maresciallo, aveva ritirato dalla banca 200 mila lire, si era fatto rilasciare una carta d'Identità valida per l'espatrio. Poi 11 nulla. 'Giovanni è molto legato a me ed a nostro figlio, perché doveva andar via?, si chiedeva disperata la moglie. E invece -Giovanni, secondo quan-o ha dichiarato, era In giro per l'Italia, vivendo alla giornata e per nulla preoccupato dell'ordine di cattura per diserzione spiccato contro di lui. impadroniti di oro grezzo, denaro contante, orologi, catenine, anelli e bracciali per un valore complessivo di oltre sei milioni. it A Castellamonte tre giovani malviventi, a viso scoperto, hanno ieri durante la sosta antimeridiana scardinato la porta d'accesso della boutique «Il dol¬ laro» In via 4 Novembre 10 a Castellamonte di proprietà di Marta Teresa Sacco. I malviventi hanno asportato capi di abbigliamento per 2 milioni.

Persone citate: Adriana Monaco, Albanese, Giovanni Muzl, Marta Teresa Sacco

Luoghi citati: Castellamonte, Italia, Oulx, Torino