In crisi i rapporti tra la Gran Bretagna e l'Arabia per un film sulla condizione della donna saudita

In crisi i rapporti tra la Gran Bretagna e l'Arabia per un film sulla condizione della donna saudita Riad minaccia di interrompere i rapporti diplomatici e i contratti d'affari In crisi i rapporti tra la Gran Bretagna e l'Arabia per un film sulla condizione della donna saudita LONDRA — Alle molte tensioni che già turbano i rapporti tra l'Occidente e il mondo islamico se n'è aggiunta adesso una nuova, aspra e inquietante, tra l'Arabia Saudita e la Gran Bretagna. Una ricostruzione televisiva della condanna a morte nel '77, per adulterio, della principessa Misha'al e del suo amante, e della loro pùbblica esecuzione, ha destato la furia del governo saudita e ha creato una crisi tra Londra e Riad, che neppure 1 flemmatici funzionari del Poreign Office tentano di minimizzare. Il govèrno inglese ha subito manifestato ai sauditi il suo «rammarico» ufficiale. nDeath of a princess», morte di una principessa, si chiama il film trasmesso mercoledì sera dalla televisione indipendente, cioè da quella che, a differenza della Bbc, si autof inanzia con la pubblicità. Il suo autore, Anthony Thomas, scrittore e documentarista con vasta esperienza del mondo islamico, ha creato per i teleschermi un'opera che inerita molti elogi. Thomas non nasconde d'aver voluto fare un film « femminista», nel senso più nobile della parola. La tragedia della diciannovenne Misha'al è lo spunto per un ragionamento su tutta la «condizione femminile» in Arabia Saudita. Per i sauditi è stato uno choc, anche perché Thomas inserisce, nella narrazione testimonianze sferzanti sulla vita di corte e pone in dubbio perfino la legittimità religiosa, coranica, delle norme e usanze che ostacolano l'evoluzione sia della donna sia del sistema politico. Visto il film nei giorni ad una proiezione speciale offerta loro dai dirigenti della televisione, i rappresentanti sauditi a Londra informavano immediatamente re Khaled. Per prima cosa — almeno pare — il sovrano tentava di comprare la pellicola. Sembra fosse disposto a pagare 5 milioni di sterline per un lavoro che ne è costato 200 mila. Quel che è certo è che il governo di Riad chiedeva al governo britannico di intervenire, di «fare .qualcosa». Ma Margaret Thatcher poteva fare ben poco, qui come negli altri Paesi veramente democratici il potere esecutivo non può interferire con la libertà "di espressione, a meno che, ovviamente, questa libertà non violi la legge. La direzione della, rete televisiva re sponsabile respingeva comunque con la massima fermezza tutte le pressioni: quelle saudite, più pesanti e insistenti, e quelle del proprio governo più diplomatiche ed esplorative. Ieri, scattava l'.escalation». L'ambasciata saudita a Londra dichiarava: «Il film è un'offesa alla famiglia reale e alla nazione intera». A Riad, il ministero degli Esteri manifestava «intensa preoccupazione»: e faceva capire che il suo governo avrebbe -riesaminato» le relazioni con la Gran Bretagna. L'ambasciatore inglese in Arabia Saudita, James Craig, 11 quale era a Londra per consultazioni, partiva subito per Riad, dove lo attendeva un furente re Khaled. Il ministr'o degli Esteri Lord Carrington esprimeva il suo «rammarico». Ieri, non si escludeva nemmeno una rottura dei rapporti diplomatici, ma è improbabile che i sauditi compiano un passo tanto drammatico. Un'ombra è però calata sulle relazioni anglo-saudite, non si disperderà facilmente, e potrebbero sentirne le conseguenze le industrie, gli uomini d'affari, gli esportatori. «D'ora in poi, gli inglesi troveranno qui una porta chiusa», hanno già detto alcuni funzionari a Gedda e a Riad. E' una collera che può sembrare eccessiva a chi non conosce il pianéta saudita, dove l'avida e irreverente curiosità occidentale è vista come un affronto. Certe scene del film sono senza dubbio scottanti. Lo sceneggiato attribuisce ad una dama della famiglia reale la descrizione delle «attività predatorie» delle signore saudite che, frustrate/ celandosi dietro 11 velo, darebbero la caccia agli uomini con tattiche boccaccesche, valendosi delle cameriere e degli autisti come mezzani. La bella Misha'al, sposa teorica di un anziano cugino in America, si innamorò di un giovane. Tentarono di fuggire, ma vennero arrestati all'aeroporto. Furono giustiziati insieme, in un parcheggio cittadino, lei a colpi di pistola, lui a colpi di spada. m. ci Londra. La foto della ricostruzione della decapitazione che ha causato l'incidente diplomatico

Persone citate: Anthony Thomas, James Craig, Lord Carrington, Margaret Thatcher