Il governo assicura: il programma c'è

Il governo assicura: il programma c'è Lunga riunione di Cossiga con i segretari della de, del psi e del pri Il governo assicura: il programma c'è Diretto legame tra politica intema ed estera - Craxi sull'Iran: non è utile un puro e semplice allineamento con gli Usa ROMA — Per la prima volta Cossiga ha tenuto ieri a lungo consulto Piccoli, Craxi e Spadolini a Palazzo Chigi, per definire il discorso programmatico con il quale chiederà lunedì la fiducia del Parlamento al governo. Non si è trattato di uno dei consueti «vertici», ma della prima consultazione periodica f ra il premier e i leaders dei tre partiti di maggioranza, la de, il psi e ilprt. Sarebbe improprio chiamare «direttorio» questo metodo di consultazioni previste negli accordi di governo: il direttorio, come lo propose Fanfani a meta degli Anni Sessanta, prevedeva che i segretari dei partiti di maggioranza entrassero nel governo. Ora, invece, la consultazione si limita a un nuovo metodo di raccordo fra il governo e i partiti che lo sostengono, senza partecipazione dei segretari al ministero. E' una forma di maggior garanzia e di maggior impegno alla solidità della nuova maggioranza, che era stata proposta da Ugo La Malfa quando, un anno fa, tentò di costituire un governo. Del resto, diversi fermenti polemici nella de e nel psi rendono questa metodologia opportuna a scanso di sorprese per il tripartito che si presenta a chiedere la fiducia. Le questioni programmatiche messe a punto ieri erano rimaste in parte sospese nella rapida trattativa durante la crisi. La gravissima tensione fra Stati Uniti e Iran ha portato in primo piano la politica estera italiana. Ha spiegato Spadolini; «La crisi mediorientale minaccia la sopravvivenza, stessa delle civiltà industriali. Dunque, ci preoccupa molto anche perché la situazione economica interna è legata alla situazione internazionale». Cossiga deve una risposta a Carter che, in un messaggio consegnato dall'ambasciatore Gardner, ha chiesto all'Italia di impegnarsi a fondo nel boicottaggio della Repubblica islamica. La posizione italiana' sarà stabilita oggi dal Consiglio dei ministri anche sulla base del rapporto che farà il ministro degli Esteri Emilio Colombo,- rientrato ieri sera dal Consiglio europeo di Lisbona E' quasi certo che l'Ita- '| lia si conformerà alla linea della Comunità europea, della quale ha la presidenza provvisoria, per rotazione. A quanto ha detto Spadolini, de, psi e pri hanno trovato ieri un atteggiamento comune. Si deve ritenere che sia ispirato a cautela, nella fedeltà agli impegni atlantici. La de e il pri concordano sostanzialmente con la richiesta di Carter, che è sostenuta a spada tratta da Saragat e dai liberali. Il psi è molto cauto. Craxi, dopo la riunione durata tre ore, ha detto che U pro¬ blema è «svelenire la situazione e ottenere la liberazione degli ostaggi», per cui non sarebbe utile «un puro e semplice allineamento sulla posizione americana». La stretta dipendenza fra economia interna e condizioni internazionali è conferma-: ta dal fatto che il primo punto del programma di governo fissato ieri riguarda la politica energetica, seguono la politica economica per la lotta all'inflazione, un programma sociale molto vasto, che prevede la costruzione di case e l'ampliamento delle possibilità di occupazione. «Non è vero — ha osservato Spadolini—che il governo sia nato senea un programma.1 Fra l'altro riprenderanno subito i contatti con i sindacati sul fisco e le pensioni». Con i sindacati unitari discuterete anche del sindacato di polizia? «Su questo c'è l'accordo ài maggioranza perché sia un sindacato autonomo. Il presi¬ dente Cossiga dirà in Parlamento parole ferme eprecise». Anche il capogruppo de alla, Camera, Bianco, ha sollecitato Cossiga con una lettera a una «ferma e precisa presa di posizione» sull'autonomia del nascente sindacato. Le difficoltà del governo sono aumentate dalle tensioni nella de e nel psi: Galloni, per l'area Zac, e Pomicino per gli andreottlani, hanno criticato Piccoli per aver escluso uomini dei loro gruppi da incarichi ministeriali e per il «programma vago del governo», mentre Cabras ha parlato di «preoccupazione» nella sinistra de, perché il programma governativo «none all'altezza delle) esigenze del Paese». Fra i socialisti. Mancini in una intervista a Notizie Radicali ipotizza, in polemica con Craxi, le dimissioni della direzione socialista oppure un voto contrario del suo gruppo al g0Vern° Lamberto Forno

Luoghi citati: Iran, Italia, Lisbona, Roma, Stati Uniti, Usa