Tutti a scuola per l'ultima fatica (ma l'anno scolastico finirà prima)

Tutti a scuola per l'ultima fatica (ma l'anno scolastico finirà prima) Tutti a scuola per l'ultima fatica (ma l'anno scolastico finirà prima) Gli studenti tornano sul banchi stamane, dopo le vacanze di Pasqua, per l'ultima fatica prima della conclusione. E' tempo di ripassi, di compiti in classe, di interrogazioni. Non si può più indulgere a riposi e debolezze se si-vuole rimediare a qualche brutto voto, se si è decisi a finire «in bellezza». Anche perché quest'anno sarà più breve del previsto a causa delle elezioni amministrative fissate ormai per l'B giugno. In sostanza da oggi al termine delle lezioni non dovrebbero esserci più di 45-50 giorni. In provveditorato dicono: «Da Roma non abbiamo, ancora avuto disposizioni precise, attendiamo la circolare del ministro nei prossimi giorni. Tuttavia il calcolo è presto fatto. La data del 14 giugno fissata per la conclusione dell'anno di studio, dovrebbe essere anticipato al 5-6 per consentire l'allestimento dei seggi». E' probabile che, dopo le votazioni, possano tornare sui banchi quei ragazzi che devono affrontare gli esami di licenza elementare o di licenza media. Infatti le prove (con quelle di idoneità) dovranno cominciare il 16 giugno e concludersi il 30. Soltanto cosi sarà possibile dare il via alla maturità il 1° luglio. «Da queste alternative non si scappa—rilevano In provveditorato — Ancora una volta non verrà rispettato il calendario delia scuola che imporrebbe, ormai da un triennio, da 215 a 217 giorni di lesione ogni anno». E' proprio impossibile rispettare gli impegni? Come sempre, nelle cose scolastiche, la colpa pare non essere di nessuno, o meglio sembra essere del solito «sistema» che non funziona. Una cosa è certa. Le lezioni a settembre s'iniziano solo sulla carta alla data stabilita perché le nomine degli insegnanti sono regolarmente in ritardo. Più tardi, parecchie giornate vengono perse un po' a causa degli scioperi di docenti un po' per colpa di quelli studenteschi. Le ragioni delle proteste possono essere valide, ma il risultato è quello di perdere giorni di lezione. Altre giornate sono spese nelle regolari e consacrate vacanze. Ora ecco che ne arriva un supplemento con le elezioni. Che ne dice la gente? Qualcuno è contento cosi, altri si dichiarano amareggiati, alcuni sottolineano che è inutile Imporre scadenze per poi cambiarle all'ultimo momento. . •m.val

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