Un ragazzo è strangolato e poi bruciato a Palermo
Un ragazzo è strangolato e poi bruciato a Palermo Ritrovato in un vicolo del centro storico Un ragazzo è strangolato e poi bruciato a Palermo Il giovane aveva quindici anni - Non è stato ancora identificato DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PALERMO — In un vicolo del centro storico di Palermo è stato rinvenuto il cadavere strangolato e bruciato di un ragazzo sui quindici anni. Non è stato ancora possibile identificarlo. E' un delitto tanto atroce quanto misterioso: il medico legale è infatti convinto che gli assassini abbiano prima torturato il giovane, trovato con i polsi legati da una robusta corda sul tipo di quelle usate dai pescatori. Forse si tratta di un regolaménto di conti tra scippatori. Il crimine è avvenuto ieri all'alba. Oli uccisori, prima di fuggire, hanno dato fuoco al cadavere che avevano nascosto in un alto mucchio di rifiuti accatastati nel vicolo San Giuseppe, all'angolo con corso Vittorio Emanuele. L'allarme è stato dato da alcuni vicini, impauriti che l'incendio si estendesse. Polizia e carabinieri stanno controllando soprattutto la posizione di alcuni scippatori tra i dodici e i diciotto anni che imperversano nel centro storico prendendo di mira solitamente le turiste e le donne anziane. Funzionari della Squadra Mobile e ufficiali del reparto operativo dei carabinieri hanno ristretto l'ambito delle indagini all'ambiente degli scippatori: negli ultimi tempi alcuni ragazzi avrebbero «sgarrato» con gli adulti tra i quali vi sono i ricettatori d'ogni genere di merce. Non distante da vicolo San Giuseppe vi sono i due grandi mercati popolari della « Vucciria» e di «Ballaro». In entrambi gli scippatori agiscono a centinaia. Il 12 marzo 1976 Rosario Cacioppo, 16 anni, scippatore molto noto nei vicoli della «Vucciria» e nel quartiere «Kalsa» venne ucciso in analoghe circostanze. Strangola- to e legato, quindi chiuso nel bagagliaio di una automobile con un cartello nel quale era detto tra l'altro: «lo sono lo scippatore che ha sfregiato la turista cecoslovacca». Vi si aggiungeva che la «stessa fine debbono fare quelli che come me gettano fango alla Sicilia». La turista era Jirina Kottova, una fantasista che si esibiva a Palermo, e che resistette a due giovani che alla «Vucciria» tentarono di strapparle la borsa. Uno dei due, infuriato, la sfregiò. 1 Del delitto fu incolpato il bancario di origine cecoslovacca Jiri Lasky—da anni residente a Palermo — assolto poi dall'accusa di essere stato il mandante, come una sorta di « giustiziere della notte ». , a. r.
Persone citate: Jiri, Rosario Cacioppo
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