La Cassa per il Mezzogiorno coinvolta in uno scandalo per appalti truccati?

La Cassa per il Mezzogiorno coinvolta in uno scandalo per appalti truccati? Napoli: comunicazioni giudiziarie ad amministratori La Cassa per il Mezzogiorno coinvolta in uno scandalo per appalti truccati? NAPOLI — Un nuovo scanr dalo, un altro episodio di malcostume politico-amministrativo. I contorni sono uguali a quelli di altre vicende di cui si occupa la magistratura in questi ultimi tempi. Risulterebbero «inquinate» le gare di appalto, indette dalla Cassa per il Mezzogiorno, relative al progetto speciale di risanamento del golfo di Napoli, giunto al limite di pericolosità e degrado ecologico. Si parla di concorso in truffa e interesse privato in atti di ufficia. Sul caso indaga 11 sostituto procuratore del tribunale di Roma, dott. Mineo, che ha già inviato una quindicina di comunicazioni giudiziarie. I destinatari del provvedimento sono alcuni membri del consiglio di amministrazione della Cassa in carica negli anni 1974-'75 (nel periodo cioè successivo alla drammatica esperienza del colera) e un gruppo di tecnici dello stesso istituto. L'inchiesta è stata promossa a seguito di una denuncia-esposto presentata da un'impresa romana di costruzioni, titolare l'ingegner Goffredo Manfredi, una delle ditte che avrebbe partecipato senza successo alle gare di appalto per la realizzazione di uno dei lotti della grande rete di collettori fognari programmati per eliminare, o quanto meno ridurre le condizioni di inquinamento del mare di Napoli. Lavori per complessivi 600 miliardi di lire, che sarebbero stati assegnati per favoritismi clientelar! ed a costi anche più onerosi. Il rigoroso riserbo sulle indagini non consente di conoscere la dinamica della truffa, i sistemi usati, i nomi degli amministratori e dei funzionari toccati dall'inchiesta. Si sa comunque che nei giorni scorsi, presso la sede centrale della Cassa per il Mezzogiorno, sono stati sequestrati numerosi fascicoli di documenti relativi al progetto speciale numero 3 sul disinquinamento del golfo partenopeo. Un carteggio voluminoso che, stando alle indiscrezioni, avrebbe consentito al sostituto procuratore Mineo di 'sollevare un _velo sulla vicenda e sulla disponibilità di alcuni tecnici e dirigenti della Cassa ad assecondare gli interessi di determinate ditte a danno dello stesso istituto. n progetto speciale numero 3 per il disinquinamento del golfo di Napoli, studiato per far fronte alle esigenze fino al 1986, con una spesa (ai costi attuali) di 1050 miliardi di lire, fu varato per ridurre i danni provocati alla salute pubblica dall'alto grado di tossicità delle acque lungo la coste e per favorire l'espansione turistica e produttiva della città. Finora il progetto ha registrato soltanto una catena di ritardi. E' venuto a mancare sin dai giorni del dopo colera lo stimolo ad ottenere una rigenerazione del litorale e la disponibilità ad accelerare i tempi della realizzazione. Ad eccezione di interventi episodici — come il tentativo del comune di Napoli di fronteggiare l'inquinamento con la posa di condotte sottomarine per far sfociare al largo le fogne — il progetto del risanamento del golfo è ancora sul tappeto. L'inchiesta avviata dalla magistratura romana alimenta molte e fondate preoccupazioni anche sul piano della tutela della salute pubblica. D'estete, spiagge ed arenili lungo la coste continuano ad essere vietati al bagnanti, a.i.

Persone citate: Goffredo Manfredi

Luoghi citati: Napoli, Roma