Gli esponenti dc feriti a Milano «Forse fra di noi c'è una talpa»

Gli esponenti dc feriti a Milano «Forse fra di noi c'è una talpa» Inquietante interrogativo sull'irruzione del commando Br Gli esponenti dc feriti a Milano «Forse fra di noi c'è una talpa» Il segretario della sezione aveva inviato all'ultimo momento le lettere di invito alla riunione preelettorale -1 terroristi sono andati a colpo sicuro, identificando subito le quattro vittime fra le trenta persone presenti - Giovanissimi i brigatisti che hanno sparato MILANO — «Una grande paura, ma avrebbe potuto andarci molto peggio»: è il commento degli esponenti democristiani — Nadir Tedeschi, Eros Robbiani, Emilio De Buono e Antonio Josa — che, martedì sera, in via Mottarone, in una sede del loro partito, sono stati feriti alle gambe da brigatisti rossi. Con una trentina di militanti, stavano discutendo la preparazione della prossima campagna elettorale amministrativa. La riunione era stata convocata con lettere espresso, preparate (con l'aiuto di un collaboratore) dal segretario della sezione, Robbiani, e spedite all'ultimo momento. Adesso Robbiani commenta: "C'è una talpa anche tra noi. Anche il fatto che siano venuti a colpo sicuro, scegliendo proprio i più noti, immediatamente identificabili con il direttivo della sesione, sta a dimostrare che non si fratta di un colpo vibrato a caso». Come Nadir Tedeschi e Emilio De Buono, dirigente del vicino circolo culturale «Prealpi», Robbiani è in ospedale : guarirà in un mese dalle ferite delle numerose palatole che lo hanno raggiunto alle gambe. Forse più gravi potrebbero diventare le condizioni di De Buono, che è stato colpito da un proiettile anche al basso ventre; per estrarlo, occorrerà un intervento chirurgico. Il ferito più leggero è il presidente del circolo culturale «Perini», di Quarto Oggiaro, Antonio Josa, che sarà dimesso tra 15 giorni. Sovente in polemica «da sinistra» con le posizioni del partito, Josa lavora in un quartiere come Quarto Oggiaro che, a Milano, è sinonimo di ghetto per sottoproletari, in maggioranza immigrati. Nadir Tedeschi, consigliere nazionale della de, già aderente a «Forze nuove», secondo dei non eletti al Parlamento nelle ultime elezioni, risulta da tempo impegnato nei gruppi di impegno politico (Gip): fa parte cioè di quei democristiani che svolgono attività nelle fabbriche. Fra gli inquirenti, qualcuno dubita che le vittime siano state scelte solo in quanto democristiani, più o meno rappresentativi. «JVon dimentichiamo», si dice, «che, da un po' di tempo, i terroristi sparano preferibilmente su uomini che, per Vagioni diverse, vengono considerati di sinistra. Esempi lìmite sono i giudici Alessandrini e Galli. Queste persone sarebbero "colpevoli" di dare credibilità ad un "sistema" completamente marcio: contribuirebbero a conservarlo, e perciò, nella logica delle Br, devono essere abbattute per prime*. Per quanto riguarda le indagini, nessuna novità. Il gruppo era composto di tre uomini e una donna, tutti giovani (tre al di sotto dei ventanni); uno (chiamato «Sii- vio») di corporatura robusta, la donna molto piccola, uh al tro cori barba e baffi finti (li ha persi fuggendo). I testimoni li decrivono nervosi, tesi, specialmente la donna, la quale continuava a ripetere: ^Sbrighiamoci, andiamo: •Non sarebbe la prima volta», suggeriscono al palazzo di giustizia, <-che il compito di ferire qualcuno in pubblico viene affidato, dai responsabili delle varie colonne Br, a giovanissimi, ancora in fase di addestramento. Prima di in scrirlinei ranghi si vuole metterli alla prova. E' successo di recente, anche a Genova, quando, all'Università, il professor Giancarlo Moretti è stato ferito da terroristi. A parte questa possibile analogia, i legami dell'attentato di avantieri con il capoluogo ligure sono diretti e dichiarati: »Onore ai compagni caduti a Genova», hanno scritto, su un muro della sezione, i brigatisti. L'incursione è durata un quarto d'ora e più volte i terroristi hanno ricordato urlando i quattro uccisi dai carabinieri in via Fracchia, venerdì scorso, nelFappartamelito-arsenale : « Voi e Cossigà siete responsabili della loro morte». Intanto, continuano le manifestazioni di solidarietà e di' protesta. Nella sede milanese della de, in via Nirone, si sono riunite le direzioni regionale, provinciale e cittadina dei partito; da Roma, sono giunti i deputati Remo Gas pari e Guido Bodrato. Anche il co mitato permanente antifascista per la difesa dell'ordine repubblicano ha portato l'espressione della propria solidarietà. Nel pomeriggio, si è svolta in piazza Prealpi (vici no alla sezione assaltata, che è rimasta chiusa) una manifestazione cui hanno aderito i partiti che fanno parte del co mitato antifascista e la Federazione Cgil-Cisl-Uil. Ornella Rota

Luoghi citati: Genova, Milano, Roma