La salute è un bene prezioso e la Regione impegno di tutelarla e migliorarla

La salute è un bene prezioso e la Regione impegno di tutelarla e migliorarla Presentato il Piano socio-sanitario del Piemonte per il 1980-82 La salute è un bene prezioso e la Regione impegno di tutelarla e migliorarla Gli ospedali non dovrebbero essere più il centro polarizzante del servizio, ma per ora continuano a costituire l'unico punto di riferimento del malato - Tre obiettivi: tutela della salute dei lavoratori, bambini, anziani In Piemonte esistono 95 ospedali pubblici e hanno 32.310 posti letto. La tabella indica la loro, dislocazione nei vari comprensori e dice anche che i letti sono In soprannumero rispetto al necessario. Lo afferma la statistica: poi ci sono località dove non esistono affatto ospedali e allora ha poca importanza che a qualche decina di chilometri di distanza ce ne uno con posti in abbondanza. ' Questa, degli ospedali, è una delle spine nel fianco del piano sociosanitario regionale che è stato presentato ieri dagli assessori alla Sanità, Elidetti e all'assistenza, Vecchione, con 11 presidente della giunta Vigliohe e il vicepresidente Bajardi e le équipes di studiosi che lo hanno elaborato (tra gli altri i dottori Oberto, Angelettl, Bonentl, Brean). Non saranno sufficienti i tre anni del piano per risolvere questo problema, né si tratta di spostare qualche reparto da un ospedale a un altro: si tratta, dice Viglione, di cambiare mentalità rispetto all'assistenza sanitaria. Capire cioè che l'ospedale dev'essere soltanto il luogo di cura dèlia malatla acuta; tutto il resto — vale a dire la parte preventiva e quella riabilitativa deve avvenire «sul territorio» come si dice oggi, ossia in presidi e poliambulatori decentrati nelle unità locali dei servizi. Ma le Uls stanno partendo solo adesso, negli ambulatori ex mutualistici sopravvivono le code di sempre, 1 soli punti di riferimento per 11 malato sono 11 medico saub e l'ospedale. «Se, non si cambia mentalità — dice Viglione — se non si comprende che la salute è un bene collettivo oltre che individuale, il piano sanitario rischia di rimanere un sogno da tenere nel cassetto*. Ma nell'attesa che cambi questa mentalità e che le strutture decentrate consentano per esemplo analisi in un tempo ragionevole (un paio di giorni anziché un mese) gli ospedali continuano ad essere il centro d'attrazione: e quanto ad analisi anch'essi non scherzano. E anche come attrezzature lasciano a desiderare. Dice una delle duemila pagine circa del plano: «Dei 95 ospedali solo 37 dispongono quanto meno delle quattro discipline di base: medicina generale, pediatria, chirurgia generale, ostetricia-ginecologia; e solo 14 hanno avuto tempo fa la qualifica di specializzati». ■ Ecco che allora 11 discorso diventa unico: guardare al territorio per dotarlo delle strutture indispensabili e guardare anche aU'«esistente» per usare un al- tro termine attuale, Quale giustificazione oppongono politici e amministratori di ospedali alla frase di un celebre cardiochirurgo milanese che è andato a farsi operare all'estero, -perché non volevo rischiare di trovarmi in mezzo a un blocco dei servizi senza sapere chi decideva se ero ono un'emergenza*? La domanda è stata; ieri, senza risposta, con un accenno al fatto che «cambiare mentalità» è un'esigenza che coinvolge tutti. I malati hanno precisi diritti. Presentando questo plano triennale 1980-82, Enrietti e Vecchione hanno rilevato che il Piemonte anticipa 11 Parlamento che non ha ancora approvato quello nazionale varato dal governo. Ed innova sensibilmente nel senso che il diritto alla salute non è stato disgiunto da quello ad un'adeguata assistenza per i minori, gli handicappati, gli anziani. Proprio per questo motivo il piano poggia su tre progetti-obiettivo: tutela della salute del lavoratori, tutela materno-infantile; tutela delle persone anziane.-, Il punto di arrivo? Dice Enrietti: 'Costituire un servizio sanitario regionale a carattere eminentemente preventivo, capace di dare attuazione, neltinteresse del singolo e della collettività, alla norma costituzionale dei diritti del cittadino alla tutela della sua salute, avviando Hntearaerione tra servigi sanitari e servizi socio-assistenziali-. Domenico Garbarino mincia il triduo pasquale con la messa «nella cena del Signore» (verranno raccolte offerte perla quaresima della fraternità) eia reposizione del Santissimo Sacramento, vif. *La parrocchia S. Vincenzo de' Paoli e 11 Sermig organizzano il Venerdì Santo in via Sospelio 124. Ore 20,15 inizio delle funzioni; il ricavato della «Cena de! digiuno» sarà destinato ai profughi dell'Eritrea. Ore 21, Via ero- '■ cis per le vie del quartiere. if Nella parròcchia di Santa' Croce (piazza Fontanesi) tutte le offerte della Settimana Sarila (comprése quelle che si raccoglieranno durante la solenne cerimonia di. domani, ore 20,30, saranno destinate a chi nel mondo muore di fame. ■ ospedali ospedall sovradimensionati sottodimensionati '-'< comprensori posti ' |ettj ospedali letto n" sovrabpondanti n« letti necessari 1 Torino (citta) 20 9.559 13 1.191-1.433 2 113-147 ~ altrezone 17 3.934 10 403- 552 4 55- 92 2lvrea 4 1.075. 3 159- 194 = = = 3Pinerolo 5 1.032 3 240- 277 2 46- 61 4Vercelli 5 1.405 2 145- 179 2 9- 22 5Biellese 3 1.323 2 248- 286 1 11- 16 6Borgosesia 3 793 3 97- 137 = = = 7Novara 5 2.508 "4 388- 456 1 4- 15 8 Cusio Verbano Ossola 5 1.123 2 17- 41 = = = ... 9Cuneo 3 1.614 2 277- 320 1 7- 18 . 10SaluzzoSavigliano Fossano 4 1.088 3 161- 206 1 21- 29 11 Alba Bra 2 520 2 88- 94 - - = . 12Mondovi 2 413 2 59- 81 = = = ■■ 13 Asti 3 1.248 3 225- 270 - 14 Alessandria 12, 3.876 6 687- 792 1 34- 44 .. 15Casale 2 799 1 195- 216 1 7- 15 ' Totale complessivd 95 32.310 61 4.560-i5,534 16 307-459 ':-

Luoghi citati: Alessandria, Bra, Eritrea, Fossano, Ossola, Piemonte, Torino