Padova: in carcere capo-guardia del distretto aprì al commando senza fare i dovati controlli di Giuliano Marchesini

Padova: in carcere capo-guardia del distretto aprì al commando senza fare i dovati controlli Un sergente maggiore inviato alla fortezza per «mancate consegna» Padova: in carcere capo-guardia del distretto aprì al commando senza fare i dovati controlli DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE PADOVA— Un sottufficiale è in carcere, per l'assalto delle Brigate rosse al distretto militare di Padova. Il sergente maggiore Vincenzo Pollio, 30 anni, di Pozzuoli, è stato arrestato ieri su ordine di cattura firmato dal sostituto procuratore militare Guido Corbo: .l'accusa è quella di «violata consegna». Vincenzo Pollio comandava la guardia, domenica scorsa, quando i sette brigatisti hanno fatto irruzione nella caserma padovana. A lui la Procura militare presenta il conto da pagare per quell'attacco che il commando ha compiuto in maniera sbalorditiva, tenendo sotto la minaccia delle pistole il gruppo di soldati di servizio, ferendo un sottufficiale e tentando di portar via su un furgone armi e munizioni. Ci si domandava come fosse stato possibile alle Brigate rosse «espugnare» piuttosto agevolmente un distretto mi litare. Parecchi interrogativi su quella incursione che è diventata una specie di drammatica beffa, nel cuore di una città che vive quasi sempre in stato di allarme. Un trillo di campanello, una sommaria richiesta di rendere visita a un soldato, l'aprirsi del portone e l'irrompere dei brigatisti: in un baleno, la caserma padovana era violata da un commando di terroristi. Alle inquietudini, alle perplessità risponde ora la magistratura militare mandando nel carcere di Peschiera del Garda il sergente maggiore Pollio. Che cosa ha indotto il sostituto procuratore Corbo a caricare sulle spalle del comandante la guardia il peso della responsabilità dell'assalto del gruppo di brigatisti? Per il magistrato inquirente, Vincenzo Pollio è clamorosamente venuto meno al rispetto .delle nórme di servizio. Quali sono le regole che devono salvaguardare una struttura tanto delicata? Quando qualcuno preme il pulsante del campanello all'ingresso del distretto di Padova, il piantone scruta l'«ospìte.» attraverso uno spioncino: ma è d'obbligo che, dopo questa prima ispezione, il portone non si spalanchi. Una catena sbarra il passaggio, consentendo quel tanto di apertura destinato al controllo: il soldato è incaricato di esaminare i documenti del «visitatore». E s'impone che a questa verifica intervenga il sottufficiale di servizio. Non è tutto qui, in simili casi, il compito di chi comanda la guardia. Prima di andare incontro a coloro che chiedono di entrare, il sergente ha il dovere di impartire alla cosiddetta «sentinella di profondità» d'Imbracciare il fucile e seguire l'operazione. Domenica scorsa, secondo la Procura militare, Vincenzo Pollio 'imiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiii avrebbe scavalcato il dispositivo, andando direttamente a togliere la tena. ' Un istante dopo, sette brigatisti erano «padroni» del distretto di Padova. E sono stati momenti terribili. Con l'arresto del sergente maggiore Pollio, la magistratura militare sembra aver concluso la prima parte dell'inchiesta su questo inquie tante episodio. Stando alle indiscrezioni, non sarebbero in vista altri provvedimenti. -Mentre la magistratura ordinaria è alla ricerca di qualche traccia, tenta di giungere all'identificazione di qualcu no dei componenti 11 gruppo dei brigatisti, in città continua a fare «sensazione» quell'assalto condotto con rapidità e precisione, praticamente senza oscoli. Un commando di terroristi è calato in mezzo ai turisti che animavano la zona intorno alla Basilica del Santo, ha fatto squillare un campanello e ha disposte del distretto militare: un'azione le cui conseguenze potevano essere più drammatiche di quelle che si sono avute. Com'è possibile, si domanda smarrita la gente, che qui a Padova accada anche questo? Giuliano Marchesini

Persone citate: Corbo, Guido Corbo, Vincenzo Pollio

Luoghi citati: Padova, Peschiera Del Garda, Pozzuoli