Ostaggi

Ostaggi Ostaggi a i a (Segue dalla 1* pagina) to 1 leader sindacali. Carter ha dichiarato ai giornalisti: «Il presidente Boni Sadr ha compiuto un passo avanti annunciando che il suo governo assumerà il controllo e la protezione degli ostaggi... Noi vogliamo favorire questi sviluppi, e aaoprarci per il rilascio dei prigionieri il più presto possibile... Pertanto non- riteniamo appropriato procedere con le ritorsioni contro l'Iran che avevamo in esame... Le applicheremmo tuttavia se gli ostaggi continuassero a essere detenuti all'ambasciata». Il presidente ha ammesso che non gli era stata'«-ideata una data precisa peSl passaggio dei prigionieri al Ministero degli Esteri Alle insistenze dei giornalisti. Carter ha risposto che «bisogna credere alla parola di Sani Sadr», e ha espresso la speranza che il Parlamento Iraniano, appena eletto, decida di liberare i prigionieri ; ma ha rifiutato di dire se avesse fornito assicurazioni, se cioè si fosse impegnato a evitare gesti ostili e propaganda contraria al regime di Khomeini. «Manterremo le restrizioni attuali ai commerci — ha semplicemente affermato — compreso il congelamento dei fondi dell'Iran negli Stati Uniti». DI fronte alla Confederazione dei sindacati, il presidente ha assunto un atteggiamento più combattivo. Ha affermato che «gli Stati Uniti non hanno mai chiesto scusa all'Iran perché non hanno nulla di cui scusarsi.... Né hanno mai perdonato la presa dell'ambasciata di Teheran» Ancora una volta, ha avuto parole di fiducia. Ma il grosso Interrogativo dell'ayatollah rimane, ed è quello che rende Washington inquieta. A Teheran, prima che Bani Sadr pronunciasse il suo discorso, Khomeini ha attaccato gli Stati Uniti molto duramente. E gli studenti hanno di nuovo ripetuto che obbediranno solo a lui. zd

Persone citate: Bani Sadr, Khomeini, Sadr

Luoghi citati: Iran, Stati Uniti, Teheran, Washington