Senza cure per 24 ore negli ospedali scioperano i medici e gli infermieri di Gian Carlo Fossi

Senza cure per 24 ore negli ospedali scioperano i medici e gli infermieri Tutte le categorie del settore oggi in agitazione Senza cure per 24 ore negli ospedali scioperano i medici e gli infermieri Tutte le normali prestazioni saranno sospese - Bloccati anche i servizi di cucina e di pulizia - Assicurati solo il pronto soccorso e gli interventi urgenti ROMA — Per la prima volta negli ultimi venti armi, tutte le categorie di lavoratori ospedalieri scioperano oggi per l'intera giornata: primari, aiuti, assistenti, infermieri e portantini, addetti alle cucine e alle pulizie, amministrativi. Ci sono state in passato numerose agitazioni dei medici o del personale paramedico, ma mai finora i dipendenti degli ospedali si sono trovati d'accordo sui motivi delle astensioni, sulla data, sulle modalità. Oggi la federazione unita- ria dei lavoratori ospedalieri, tre organizzazioni di medici (Anaao, Anpo e Cimo) e alcune associazioni particolari, come quelle degli anestesisti e degli psichiatri protestano insieme per il blocco dei negoziati contrattuali, disposto dal presidente del Consiglio Cossiga sùbito dopo l'apertura della crisi politica. I sindacati hanno respinto unanimemente la proposta del ministro della Funzione Pubblica, Giannini, di tornare a trattare in sede tecnica e si riservano di intensificare la pressione se la vertenza non si awierà rapidamente a conclusione. Le iniziative a livello nazionale si intrecciano ad altre sul piano regionale, determinando una situazione di caos e di incertezza nel settore più importante per la tutela della salute. Negli ospedali romani, ad esempio, si preannuncia a brevissima scadenza una astensione di sette giorni degli aiuti e degli assistenti ospedalieri aderenti all'Anaao. Le conseguenze dello sciopero di oggi saranno gravissime. Tutte le prestazioni nor¬ mali saranno sospese, compresi gli accertamenti diagnostici, le analisi, le radiografie, le visite mediche, i piccoli in-' terventi in ambulatorio, le operazioni chirurgiche non urgenti Anche i servizi di cucina e di pulizia rimarranno bloccati, come pure le operazioni di ricovero e di dimissione dei malati. Verranno assicurati soltanto il pronto soccorso, gli interventi di emergenza, le prestazioni giudicate indifferibili. Funzioneranno regolarmente le sale di rianimazione, le guardie chirurgiche e radiologiche. I disagi per quasi 500.000 ricoverati saranno, comunque, notevoli. Il solo danno economico derivante alle amministrazioni ospedaliere per il prolungamento di una giornata di degenza è stato valutato in circa 50 miliardi di lire. In coincidenza con questa agitazione sono stati programmati comizi e manifestazioni in diverse città per illustrare i motivi della protesta. I sindacati insistono per la ripresa dei negoziati sull'intera piattaforma che prevede, fra l'altro, un aumento salariale mensile di 100.000 li¬ re per colmare le sperequazioni esistenti rispetto ad altre categorie del pubblico impiego. Gian Carlo Fossi Libertà per gli altri

Persone citate: Cimo, Giannini

Luoghi citati: Roma