Per Scheckter (5º) i primi punti

Per Scheckter (5º) i primi punti Dai problemi di ViUeneuve a una baruffa fra Giacomelli e Jones Per Scheckter (5º) i primi punti Il sudafricano attardato da una collisione iniziale - Positiva prova di Riccardo Patrese DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE LONG BEACH — La F. 1 ha trovato un altro binomio vincente. Nelson Piquet e la Brabham si sono aggiudicati un drammatico Gran Premio degli Stati Uniti, i cui elementi principali sono i seguenti: pericoloso tamponamento di Elio De Angelis (che per fortuna se l'è cavata con una contusione); grave uscita di strada di Clay Regazzoni, della quale riferiamo a parte; primi punti della Ferrari con il quinto posto di Scheckter; entusiasmante secondo posto di Riccardo Patrese; litigio tra Alan Jones e i piloti dell'Alfa Romeo, Depaillere Giacomelli, autori di una buona quanto infruttuosa corsa. Cominciamo dal fondo, dalla classifica finale della gara, che ha visto al traguardo solo 9 delle 24 monoposto partite. Sul successo di Nelson Piquet non c'è nulla da obiettare. Il brasiliano è partito in «pale position* ed ha sempre mantenuto un largo margine di vantaggio su tutti i rivali. Patrese, in difficoltà con un motore non particolarmente brillante, ha guidato con estrema attenzione, puntando proprio a cogliere il miglior risultato senza rischiare 'troppo, mentre Fittipaldi (3T) e Watson <4") si sono trovati nelle prime posizioni grazie ai numerosi ritiri degli avversari che li precedevano. Diversa la storia di Scheckter, che come Gilles ViUeneuve, avrebbe potuto puntare più in atto. Il sudamericano e il canadese hanno dovuto pagare l'handicap di uno schieramento arretrato a causa dei cattivi tempi ottenuti in prova. Purtroppo, Scheckter si è subito trovato coinvolto in una collisione che ha compromesso la sua còrsa. Autore involontario è stato Giacomelli. Il bresciano, che erapartito benissimo e si trovava in-quinta posizione al 4" gi\ro, si è intraversato nella prima delle due curve a gomito di Long Beach. Non potendo passare, Schckter, Reutemann (Williams). Jarier (Tyrrell), Cheever (Osella) è Daly (Tyrrel) hanno formato una specie di colonna. Su questa «carovana* è piom- bata la Lotus di De Angelis. «Non c'erano segnalazioni dei commissari né bandiere gialle — ha raccontato il giovane romano —. Tutti erano intenti a far spostare le macchine ferme. Cosi io non ho fatto in tempo ad evitare il tamponamento». ■ • De Angelis è finito contro l'Osella di Cheever, provocando una carambola che ha messo ko le vetture di Reutemann e Jarier. Quella del costruttore torinese, con il radiatore rotto e conseguente perdita di olio, Ita resistito per qualche giro prima di abbandonare per l'indurimento del cambio. De Angelis, subito soccorso, è stato trasportato in elicottero al Memorial Hospital: semplice contusione alla gamba destra e via~libera dai medici per ripartire alla volta di Roma. La Ferrari non ha riportato gravi danni, ma Scheckter ha perso tempo prezioso e poi ha dovuto fermarsi ai box per cambiare le gomme per precauzione, ripartendo lontano dai primi. E' già stato un miracolo che abbia potuto concludere al quinto posto. ViUeneuve, invece, erg, ben piazzato in terza posizione alle spalle di Piquet e Jones. Anche il canadese, però, non ha potuto fare una corsa regolare: al 41" gi ro si è dovuto arrestare al box per cambiare l'alettone anteriore, che si era piegato per una collisone con la Tyrrel di Daly. Al giro successivo Gilles siedi nuovo fermato per far fermare la carrozzeria che era rimasta aperta. Ripartito in ottava posizione, è risalito al sesto porto ma, ancora una volta, è stato costretto al ritiro per la rottura ài u semiasse. Bilancio completamente negativo per l'Alfa Romeo. Depailler, dopo esser stato a lungo un seconda e in terza posizione, è incappato in un testa-coda che ha dannegiato una sospensione, inevitabile il ritiro. Giacomelli: dopo l'incidente iniziale, è stato protagonista di una eccezionale rimonta, scendendo dal i9° al 5" posto. Al 48" giro, però, Jones (in seconda posizione), mentre cercava di doppiare il pilota dell'Alfa, ha commesso una grave scorrettezza al termine del rettilineo più lungo. Si è affincato al bresciano e to ha spinto letteralmente fuori pista, con il risultato di eliminare ilrivaleesestesso. Al box. poi. Jones, che dava' tutta la colpa a Giacomelli, ha mandato un meccanico della Williams a minacciare il pilota dell'Alfa Romeo. Ma Giacomelli non si è lasciato spaventare ed ha risposto per le rime: c. eh.

Luoghi citati: Roma, Stati Uniti