Agricoltura, una cenerentola anche sui giornali e alla tv di Emanuele Novazio

Agricoltura, una cenerentola anche sui giornali e alla tv Convegno a Torino organizzato dalla Cassa di Risparmio Agricoltura, una cenerentola anche sui giornali e alla tv I quotidiani, salvo i 7 che hanno una pagina speciale, trascurano il «mondo dei campi» - Alla Rai, 33 ore in tv e 27 alla radio dedicate al lavoro rurale - Le proposte per aumentare il notiziario TORINO — Merita, la prima pagina soltanto dopo un'alluvione, o quando tonnellate di pesche o pere vengono distrutte, alla fine dell'estate. Altrimenti, l'«informazione verde» è data in poche righe, all'interno: notizie frammentarie, spesso inesatte, frettolose. Il primo convegno su «Informazione e giornalistica e mondo contadino», organizzato dalla Cassa di Risparmio di Torino, ha esplorato nella prima giornata dì lavori le contraddizioni e le incertezze mostrate finora dalla stampa italiana — con qualche lodevole eccezione — di fronte ai problemi dell'agricoltura. Eppure, la «Cenerentola dell'informazione», come ha notato la presidente della «Cassa», Emanuela Savio, gioca ancora un ruolo primario nel panorama produttivo italiano: oltre duecentomila occupati, 1750 miliardi di produzione lorda nel '79, un reddito annuo di cinque milioni e mezzo per addetto. E le attività che ruotano attorno all'agricoltura (quel che gli esperti chiamano «Agribusiness») concorrono per il 33 per cento alla formazione del reddito nazionale e occupano il 40 per cento della popolazione attiva. «Se la quantità di informazione fosse proporzionata all'importanza dei vari settori — è stato ricordato al convegno — almeno il 35 per cento dello spazio che giornali, radio e tv dedicano ai problemi economici e produttivi dovrebbe essere riservato a notizie che riguardano l'agricoltura». Invece, solo sette quotidiani (tra cui «La Stampa») su settanta hanno una pagina agricola settimanale. Inoltre, come ha rilevato Livio Burato della «Stampa», «quando i giornali in genere trattano questi temi lo fanno da un punto di vista distorto, con una visione che non è certo quella di chi lavora in campagna». La situazione non è migliore nei settimanali: secondo Nicola Pressburger,di Panorama, «negli ultimi tempi sui periodici sono state pubblicate non più di cinque inchieste sul mondo agricolo, e le informazioni riguardanti aspetti particolari dell'agricoltura sono state rare». Quanto alla Rai, anche qui le cifre parlano chiaro: su 7900 ore di trasmissione televisiva, solo 33 sono state dedicate a temi rurali; su 50.900 ore di programmi radiofonici, appena 27. «Nei notiziari poi — ha detto Roberto Benclvenga, giornalista televisivo — la presenza di informazioni dirette al mondo contadino è sempre saltuaria». L'agricoltura, insomma, non fa notizia. Ma quali sono le ragioni? Forse è vero, come ha notato qualcuno, che «gli italiani hanno uno strano rapporto di amore-odio nei confronti della terra». E certo «chi fa opinione» mostra nei suoi confronti molta indifferenza. Ma è indubbio che la società italiana ha riservato finora all'agricoltura un ruolo marginale, «privilegiando uno sviluppo polarizzato sui valori della città e dell'industria». Gli agricoltori, d'altra parte, ha ricordato ancora Burato, non fanno sciopero, raramente organizzano manifestazioni di protesta, e le imprese agricole non falliscono». Che fare, allora? I primi suggerimenti venuti dal convegno (oggi, giornata conclusiva, parlerà anche il ministro Marcora) sono stati concreti: notiziari più dettagliati e tempestivi; creazione di un fondo per finanziare la diffusione della stampa nelle campagne; istituzione di terminali di agenzia in tutte le cooperative. E, per quanto riguarda la tv, speciali «caroselli» informativi, tribune verdi mensili, più trasmissioni regionali. Ma anche maggiore sensibilità, e «umiltà», da parte degli operatori dell'informazione, i giornalisti, spesso colpevoli di resoconti oscuri e linguaggi da iniziati. Emanuele Novazio

Persone citate: Burato, Emanuela Savio, Livio Burato, Marcora, Nicola Pressburger, Roberto Benclvenga

Luoghi citati: Torino