L'ultima delusione di Virdis di Ferruccio Cavallero
L'ultima delusione di Virdis Anche a casa sua l'attaccante ha tradito tutte le attese L'ultima delusione di Virdis Al termine della gara ha lasciato gli spogliatoi senza parlare - Il disappunto di Trapattoni: «Certi sbagli sono inammissibili. Occorre un minimo di attenzione durante le partite» DAL NOSTRO INVIATO CAGLIARI — Boniperti scappa felice dal Sant'Elia, l'immagine è soltanto parziale, fotografa il primo tempo. La Juventus sta vincendo con la solita prodezza di Bettega, il Cagliari sonnecchia. Ma non sempre va bene per i colori bianconeri. Oli uomini di Trapattoni nella ripresa pasticciano, peccano di presunzione e cosi finisce per saltare la lunga serie positiva che durava dal tanto chiacchierato pareggio di Bologna, quell'I a 1 che «mise un freno a una caduta liberai (frase usata a suo tempo da Trapattoni). Proprio a Bologna, si cominciò a risalire pian piano dopo il crollo di Firenze che provocò il famoso «processo» negli spogliatoi. Boniperti, insomma, si è sobbarcato un inutile viaggio aereo nell'isola, lui che ha la fobia del volo (lo abbiamo visto patire alla vigilia nel momento dell'atterraggio). Trapattoni, col magone, le mani in tasca e gli occhi fissi sul pavimento, mormora: 'Ogni giocatore deve assumersi delle responsabilità. Certi sbagli sono inammissibili Mi spiego: auet'amo la partita in pugno, bastava fare un minimo di attenzione. Il primo gol dei sardi lo abbiamo favorito noi con qualche stupidaggine. Magari un pari ci poteva stare, perché nel primo tempo la nostra manovra è risultata accettabile, anzi piacevole. Nella ripresa, invece, c'è stato un bel ritorno del Cagliari e noi alla distanza siamo calati E poi si sono commessi dei gravi errori, delle ingenuità. Qualcuno Ita cominciato a tener palla, a giochicchiare con la sfera che finiva puntualmente sui piedi degli avversari II football si fa in undici le esibizioni di bravura dei singoli non servono. Certo spiace farsirimontare. Non dimentichiamo comunque che la squadra veniva da una serie di impegni dove aveva speso parecchie energie. Non vuol essere una attenuante, ma un dato che va considerato nell'analisi'. Trap, che fa scivolare nervosamente fra le dite, una moneta, cede la parola ai protagonisti e comincia a passeggiare come una belva in gabbia per scaricare in qualche modo la tensione. Gli artefici dell'imprevista disfatta sembrano davvero dispiaciuti. Bettega dice, mentre si riveste: -Quando il Cagliari ha fallito il rigore, abbiamo pensato che fosse fatta. Dite la verità: anche voi in tribuna stampa avete creduto che la domenica ci fosse favorevole. E invece siamo rimasti tutti ingannati. Unpo'questo, unpo'quello. hanno contribuito alla sconfitta. Sull'I a 1 i nostri avversari passavano la palla al portiere, non credevano mai più di poter fare il colpaccio. Il caldo ci ha creato dei fastidi? Direi di no. Piuttosto il vento. Il pallone era difficilmente domabile, le traiettorie strane. Escludo comunque che si pensasse già ai prossimi impegni Perdere, infatti, dà sempre fastidio. Noi ci siamo adagiati mentalmente, ma questo non vuol dire che fossimo stanchi fisicamente'. Zoff elogia Selvaggi per il gol. Brio sta pensando che dovrà saltare per squalifica la prossima gara di campionato. Causio scuote il capo: 'La Juve — brontola Franco — si è lasciate fregare per presunzione. Purtroppo si casca sempre in simili tra¬ nelli che non sono concepibili per un complesso esperto come il nostro. Queste cose qualcuno di noi non le ha ancora capite. Quest'anno evidentemente non c'è nulla da fare. Auguriamoci soltanto clic contro l'Arsenal sìa tutta un'altra cosa: Tardelli si aggiunge al triste coro: 'E' andata male, a un certo punto abbiamo smesso di giocare, quasi inconsciamente. La lezione dovrebbe esserci d'aiuto». Virdis è già uscito. E poi ha deciso di non parlare più con i giornalisti. Allo stadio c'era anche mamma Demetria partita sabato da Torino. Anche a casa sua Pietro Paolo è svanito nel nulla, i sardì si sono limitati a sorridere. Continua l'amara storia. Poco lontano, il Cagliari fa festa, le auto corrono verso il centro strombazzando. La bandiera rossoblu che penzola dal finestrino. Gigi Riva è euforico, stringe la mano a Selvaggi e Bellini, e dice: «Se il Cagliari andasse male rimetterei le scarpette, ma con questi ragazzi non ce n'è bisogno-. Ferruccio Cavallero
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