Dove il computer scopre l'evasore

Dove il computer scopre l'evasore DUE PROBLEMI ALLA RIBALTA: IL FISCO E IL NUMERO PROGRAMMATO A MEDICINA Dove il computer scopre l'evasore II ministro Reviglio ha reso pubblico II cosiddetto «libro rosso», una lista di trentamila cittadini sospetti di evasione fiscale. Come si comporta il fisco all'estero? Come vengono scoperti e colpiti gli evasori? Ecco uno sguardo da alcune capitali. NEW YORK — Ai libretti rossi, 11 fisco americano preferisce i computers. Esso non pubblica elenchi né sventola nomi, forse perché ha a che fare con un pubblico più preparato. Verifica, non a sorteggio, ma sulla base di calcoli elettronici, una percentuale di contribuenti che supera 11 5 per cento all'anno. l,o considera il sistema più efficace. L'.accertamento>, negli Stati Uniti, non è una cosa opinabile, ma una scienza. Il pubblico sa che può venire «pescato» e che se è colto in fallo va incontro a grane a non finire. Sull'«accertamento» esiste tutta una pubblicistica. I manuali su come si compilano i moduli delle tasse sono destinati Innanzitutto a non suscitare l'interesse dei «computers». E poiché esistono parametri, modelli, per ogni categoria di contribuenti, più si dice la verità, meno si rischia la censura elettronica. Il controllo è automatico, in quanto la cartella viene passata sempre al vaglio del calcolatore, non di un impiegato. E il calcolatore denuncia subito qualsiasi anomalia. Statisticamente, vi sono maggiori probabilità di «accertamento» per redditi superiori ai 50 milioni di lire l'anno che per quelli Inferiori. Più si sale, e più il computer colpisce. Ciò non è dovuto al fatto che gli elaboratori sono programmati sulla lotta di classe, ma l'impiegato che decide sulla base dei loro dati ha l'ordine di catturare «i pesci grossi, non quelli piccoli». Il contribuente, è naturale, può ricorrere alla giustizia. Esistono appositi tribunali fiscali, che dirimono ogni anno migliaia di cause. Non si è colpevoli a priori. Non bisogna pensare che l'evasione fiscale sia sconosciuta agli Stati Uniti. Questo è un Paese dove milioni di persone — gli immigrati illegali innanzitutto — riescono a nascondersi per anni, e figuriamoci se non sfuggono anche al fisco. Ma da sempre essa è perseguita e punita severamente. L'abito mentale del cittadino medio è di pagare le tasse. Chi non lo fa non passa per un furbo, ma per un mascalzone. Una delle scadenze più importanti della società americana è il 15 aprile, data ultima per la denuncia dei redditi. Più o meno, in Italia e negli Stati Uniti si paga al fisco la stessa percentuale del reddito prò capite, 11 31 per cento. Negli Stati Uniti, essa viene riscossa In varie forme. Vi sono le tasse comunali, in genere per 1 servizi, dalla scuola alla pulizia, dalle fogne all'ordine pubblico, calcolate sulla base dell'immobile di proprietà, o In affitto. E vi sono le tasse statali e federali, quelle per cui si compilano i moduli: le prime hanno la precedenza sulle seconde, tanto che 1 redditi bassi se la cavano con una tassa sola. "e. c. bonn Lavoro nero per evadere BONN — In Germania 11 parlare dei propri guadagni viene considerato sconveniente quasi quanto parlare delle proprie avventure ga-' lanti. Tutti si lamentano delle tasse, come del maltempo, ma a nessuno viene in mente di rivelare quanto paga al fisco. E men che meno, nessuno ammetterebbe mai di essere un evasore fiscale. Anche perché rischierebbe di cadere vittima della diffusa mania di denuncia e di venire segnalato con una lettera anonima all'ufficio delle finanze. L'evasione fiscale non è uno sport nazionale (come In Italia e anche in Svizzera) tuttavia è assai diffusa. La si esercita in segreto, sperando di non venire scoperti confidando nel ridotto numero di agenti delle imposte, (neppure 12 mila per oltre 40 milioni dei contribuenti) e nel superlavoro al quale essi sono sottoposti per controllare decine di migliaia di grandi e piccole aziende, centinaia di migliaia di commercianti, impresari e liberi professionisti. E il fisco. Interessato al risultato finale, preferisce dedicare la propria attenzione ai relativamente pochi pesci grossi, lasciando corre-, re i pesci piccoli, che sono milioni. In Germaia si evade 11 fisco in primo luogo con il lavoro nero. Muratori, giardinieri, lattonieri, elettricisti, meccanici, donne di servizio lavorano privatamente senza rilasciare ricevuta, lo stesso fanno gli insegnanti e da qualche tempo tendono a fare anche i proprietari di piccoli ristoranti e alberghi. L'unico rischio è costituito dai vicini di casa, se per caso appartengono a quella rara categoria dei legalitari che denunciano tutto al fisco e pretendono che lo stesso facciano anche gli altri. E' come viaggiare In automobile di notte. Se c'è qualcuno in vista, il tedesco si ferma obbediente al semaforo rosso, se invece è ben sicuro che nessuno può vederlo tira dritto. t. s. parigi Si accerta con riserbo PARIGI — Un'iniziativa come quella del ministro Reviglio, cioè la pubblicazione della lista di trentamila cittadini che hanno problemi in pendenza con il fisco, sarebbe impensabile in Francia dove la legge salvaguarda il segreto fiscale. Naturalmente anche qui si evade il fisco (e i francesi ne fanno una sorta di «sport nazionale»), anche qui gli ispettori controllano meticolosamente l'ammontare delle denunce dei contribuenti e le «rettificano» qualora accertino' una inesattezza. Anche qui vi sono periodicamente denunce e processi per evasione fiscale (uno degli ultimi a essere colpiti è stato il cantante Charles Aznavour) e in questi casi i giornali danno larga pubblicità al procedimento giudiziario e alla consistenza della «fortuna» che l'evasore ha cercato di occultare al fisco. Ma come regola generale è d'obbligo un riserbo assoluto In questa materia. Ed è impensabile anche quanto avviene in Italia, cioè l'affissione pubblica degli elenchi di tutti i contribuenti. Ancora recentemente, il settimanale satirico -Le canard enchatné» è riuscito a procurarsi le dichiarazioni delle imposte del presidente Giscard d'Estaing e dell'Industriale Marcel Dassault. Ma ha dovuto pubblicare i documenti con qualche tratto nero di penna, per Impedire al lettore di conoscere alcune delle cifre — chiave della dichiarazione attraverso le quali risalire all'ammontare completo dei guadagni dei due illustri personaggi della Quinta Repubblica e quindi alla cifra approssimativa delle loro imposte, che la legge protegge dalla curiosità altrui, p. pat. stoccolma Ispettori in casa STOCCOLMA — In Svezia la pubblicazione di una lista di presunti evasori sarebbe semplicemente impensabile. Una precisa di-' sposizione di legge proibisce infatti che i mezzi d'informazione rendano noti nomi e dati di og.ii genere di persone incriminate per reati di qualsiasi natura, compresi quelli economici, «sino a quando non c'è almeno un giudizio di primo grado della magistratura». Per quanto riguarda in modo particolare le questioni fiscali, piuttosto gravi in un Paese dove l'evasione, anche parziale, delle tasse può portare al carcere oltre che alla comminazione di multe gravissime, il rapporto tra fisco e contribuente e in genere su basi quasi amichevoli, che si concretizzano in scambio di corrispondenza e di telefonate. La dichiarazione fiscale del contribuente, presentata ogni anno entro il 15 febbraio, è un documento che il fisco deve considerare come veritiero e come tale di regola accettarlo. Eventuali richieste di dettagli, ulteriori informa-' zioni o aggiunte vengono fatte in genere per iscritto ma il revisore fiscale ha anche il diritto, dopo apposito appuntamento telefonico, di recarsi nella sede del contribuente stesso per prendere visione della documentazione che ritiene necessaria. Se nel corso di questa visita che, quando viene eseguita da due funzionari e sempre su appuntamento, assume il carattere di una vera e propria ispezione, che può anche durare qualche giorno, vengono rilevate irregolarità gravi e si può dubitare che il contribuente possa arrivare a nascondere o a falsificare o a distruggere giustificativi o simili, allora i revisori fiscali possono chiedere al tribunale di poter esaminare a fondo tutto ciò che reputano necessario, anche eventualmente ispezionando la residenza privata del contribuente sospetto. Senza un giudizio della magistratura o senza la scadenza dei termini di passatoIn giudicato di un procedimento fiscale, è in ogni caso reato pubblicare in qualsiasi forma o modo il nome di un presunto colpevole londra Su il sipario in tribunale LONDRA — Una divulgazione «ufficiale» dei nomi dei presunti evasori fiscali e delle imposte che — a giudizio delle autorità — sarebbero da loro dovute, è impensabile in Inghilterra. Il motivo è semplice. Anche l'Inland Revenue (il fisco) deve rispettare le norme osservate da tutti gli altri organi dello Stato, norme che sollevano il sipario di segretezza soltanto quando la controversia è all'esame di un tribunale, n sistema seguito in Italia appare qui una semi violazione dei diritti del cittadino. I britannici si chiedono altresì: ma se il fisco sa che tutti questi signori devono allo Stato certe somme perché non provvede allora ad imporre 11 pagamento del dovuto? Anche in Inghilterra, esiste adesso una «economia nera» e lo Stato perde miliardi che non riesce a raccogliere (si parla di quasi 4 miliardi di sterline l'anno, in tasse inesatte), ma quasi ■tutte queste Imposte dovrebbero essere pagate da cittadini non identificati o le cui attività esigono indagini . complicatissime. II fisco britannico è più paziente dell'americano, ma, passato un certo periodo, che può anche essere di due 0 tre anni, ordina una rapida escalation. Se le lettere e 1 documenti del contribuente non hanno dato risposta soddisfacente alle sue domande. l'Inland Revenue porta il cittadino dinanzi al tribunale. E' a questo punto che le presunte evasioni diventano note alla stampa e al pubblico. Le pene possono essere severissime, in qualche caso l'evasore può anche finire in prigione. bruxelles No a liste di sospetti BRUXELLES — Un portavoce del ministero delle Finanze del Belgio ci ha dichiarato che «non è assolutamente pensabile» che si possano pubblicare in questo paese elenchi delle persone sospettate di evasione fiscale, con nomi, cognomi e importi contestati, come è successo in Italia. «Sia il Parlamento, sia l'opinione pubblica, ha aggiunto, non accetterebbero una tale violazione dei diritti dei cittadini. La misura adottata in Italia dal ministro Reviglio non è neppure ipotizzabile in Belgio, in quanto prima si deve provare che l'evasione è avvenuta, poi si procede all'applicazione del provvedimenti punitivi». In pratica, avviene questo. La dichiarazione dei redditi dei cittadini è controllata dagli ispettori e dai funzionari del ministero delle Finanze. Ove si notino discordanze tra una dichiarazione e 1 fatti accertati dagli ispettori, si apre una inchiesta. Se si verifica che è stata compiuta una frode ai danni dello Stato, si applica un'ammenda amministrativa comparata alla somma truffata e poi scatta anche il procedimento penale, con l'eventuale condanna ad una pena detentiva. Non mancano i casi di evasione fiscale In Belgio, tuttavia si ritiene che i contribuenti belgi siano, per la stragrande maggioranza, onesti (anche se l'evasione sarebbe facilitata dal fatto che esiste il segreto bancario). In Olanda, secondo quanto ci è stato detto da un portavoce dell'amministrazione dei Paesi Bassi, l'evasione fiscale è in aumento. Per questo, sono stati intensificati i controlli sulle dichiarazioni dei redditi e si è anche provveduto a varare pene più severe per gli evasori. Tuttavia, non è mai successo, né può succedere, che il nome di un solo evasore (anche in casi clamorosi) sia stato reso di dominio pubblico. Ciò non toglie che in Olanda, come in Belgio, la lotta contro l'evasione fisca-' le sia intensa e seria, senza ricorso a sistemi demagogici dal dubbio esito, mentre pesanti sono le pene. Gli ispettori delle finanze olandesi, quando hanno il sospetto che una dichiarazione dei redditi non corrisponda alla verità, si presentano all'improvviso nella casa o negli uffici del presunto evasore e procedono ad una serie di controlli. Se. a conclusione dell'inchiesta, la differenza tra il reddito accertato e quello dichiarato è modesta, la faccenda viene risolta in forma privata. Se invece l'evasione è stata di grosse proporzioni, segue una denuncia penale che può sfociare in una pesante sentenza. r. p.

Persone citate: Charles Aznavour, Giscard D'estaing, Marcel Dassault, Muratori, Reviglio