Roma: contestato dai partecipanti un concorso Inam
Roma: contestato dai partecipanti un concorso Inam Roma: contestato dai partecipanti un concorso Inam ROMA — Il concorso per il passaggio di qualifica degli impiegati direttivi dell'Inam, che metteva in palio 45 posti di direzione di unità sanitarie locali (Usi), è stato contestato. Doveva svolgersi ieri mattina al palazzo degli esami, ma i 1400 partecipanti si sono rifiutati di eseguire le prove e hanno abbandonato l'edificio. Il concorso, che già doveva svolgersi nel luglio scorso, ma che anche in quell'occasione era stato boicottato, è stato quindi rinviato. Oli impiegati dell'Inani contestano, in sostanza, il decreto legge del 1975 sull'inquadramento del personale, che Impone un concorso annuale per il passaggio di qualifica. I dipendenti hanno spiegato le ragioni della protesta in un volantino diffuso davanti al palazzo degli esami e nel quale è detto fra l'altro: «In questo concorso se promossi otteniamo la qualifica e le funzioni che già da anni sono nostre-, -per di più la qualifica che noi dobbiamo ottenere con un concorso, ai colleghi degli enti mutualistici minori è già stata attribuita per diretto inquadramento-. Ad aumentare la tensione tra i concorrenti c'è stata anche la segnalazione, fatta con una telefonata anonima ad un giornale, di una bomba nel palazzo. L'allarme è risultato falso: la polizia ha ispezionato i locali, ma senza esito. In merito alla sospensione del concorso, la «Confederazione dei quadri direttivi della funzione pubblica» ha diffuso un comunicato nel quale — oltre a spiegare le motivazioni della contestazione — parla di 'responsabile e civile- comportamento degli impiegati dell'Inani, contrapponendolo all' 'imponente schieramento di polizia, carabinieri, vigilanza privala-, alle 'misure intimidatorie attuate- e alle 'evidenti provocazioni costituite da illegittimo ritiro dei documenti di identità, da fermi, denunce, da cariche gratuite e immotivate-. Queste accuse sono state smentite da un funzionario della questura e da un ufficiale del carabinieri. Essi hanno detto che l'unico momento di tensione è stato quando i candidati hanno rifiutato di consegnare i propri documenti, come era stato disposto dal presidente della Commissione esaminatrice.
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