Sarà difficile volare fino a domani Uomini-radar ancora in sciopero

Sarà difficile volare fino a domani Uomini-radar ancora in sciopero I controllori di volo chiedono al governo di rispettare gli impegni presi Sarà difficile volare fino a domani Uomini-radar ancora in sciopero I sindacati minacciano di estendere l'agitazione in tutto il settore dei trasporti ROMA — I collegamenti aerei rimarranno sconvolti almeno fino a domani. Lo sciopero «bianco» degli uomini-radar, in atto da giovedì scorso, continua a provocare cancellazioni dei voli e ritardi di ore nelle partenze, ma ministri e parlamentari non hanno voluto rinunciare al weekend. Hanno incominciato a rientrare a Roma nella serata di ieri; sicché qualsiasi incontro per sbloccare la vertenza non potrà aversi prima di oggi pomeriggio. Nessuno, naturalmente, pensa ai passeggeri costretti a lunghe, il più delle volte vane, attese, imbarcati e sbarcati come merce, lasciati in balia degli altoparlanti e dei tabelloni elettronici che di tanto in tanto annunciano le cancellazioni e i ritardi nei decolli e negli attcrraggi. -C'è da chiedersi — dicono i sindacati — se il governo punti a far salire la tensione per far passare la regolamentazione per legge del diritto di sciopero, oppure se sia talmente debole da non rispettare gli impegni già presi con i controllori di volo-. Gli oltre millecento uomini-radar rischiano intanto di essere incriminati dalle autorità militari per ammutinamento. Sembra che i superiori gerarchici abbiano già mandato una serie di esposti alle procure militari territoriali. La protesta degli uominiradar consiste nel dare l'«ok» per i decolli ogni 10-20 minuti, anziché ogni tre. Gli atterraggii. poi. vengono intervallati di 20 minuti-mezz'ora. In pratica, i controllori applicano alla lettera il regolamento. Ma c'è di più: dagli alti comandi dell'Aeronautica si sostiene che tutti i militari addetti al controllo del traffico aereo si sono presentati la scorsa settimana ai loro superiori con una dichiarazione scritta in cui sostenevano di non essere in condizioni psicofisiche tali da assicurare il lavoro con i ritmi abituali. Di qui il braccio di ferro. Le richieste degli uominiradar possono sintetizzarsi in tre punti: 1) Approvazione, da parte del governo, di un provvedimento che garantisca la «depenalizzazione» della attuale protesta e di quella che nell'ottobre scorso paralizzò il traffico aereo. 2) Presenza nel commissariato istituito per la progressiva «smilitarizzazione» del corpo di almeno 11 50 per cento dei membri indicati direttamente dagli stessi controllori. «// generale Bartolucci, capo di stato maggiore dell'Aeronautica — sostengono gli uomini-radar — ci ha fatto questa promessa davanti al presidente della Repubblica Pertini Adesso nega-. 3) Rapida approvazione, da parte del Parlamento, del disegno di legge che prevede la riforma del controllo aereo, con relativa gestione affidata a civili. e p

Persone citate: Bartolucci, Pertini

Luoghi citati: Roma