«Ciao, non ti dimenticheremo» è l'ultimo saluto per Macario di Erminio Macario

«Ciao, non ti dimenticheremo» è l'ultimo saluto per Macario Folla incontenibile e commossa ai funerali del popolare attore «Ciao, non ti dimenticheremo» è l'ultimo saluto per Macario Un lungo applauso prima e dopo la messa funebre nella chiesa di San Dalmazzo, presenti amici e colleghi del comico scomparso - «E* bello ricordare la sua umanità» L'ultimo applauso per Erminio Macario è echeggiato, ieri mattina, a lungo, sotto le navate e sul sagrato della parrocchia di S. Dalmazzo, in via Garibaldi. A tributarlo è stata una gran folla, alcune migliaia di persone giunte da ogni parte della città per rendere l'estremo omaggio al più amato comico di Torino. Già alle 9,15, un'ora prima dell'inizio del rito funebre, entrare in chiesa non è agevole, i banchi sono gremiti, la, gente assedia il coro, si accalca intorno all'altare, si stipa persino sul pulpito. Carabinieri, poliziotti e vigili urbani cominciano a sudare per contenere la marea umana che continua ad ingrossarsi;alI'esterno in breve, è ressa, i responsabile del servizio d'ordine decidono di bloccate l'ingresso in S. Dalmazzo. Riusciranno a superare lo sbarramento, con grande fatica, sommersi dalla curiosità e dalla simpatia popolare, Rita Pavone, Sandra Mondami, Linda Kempe, la «soubrette» che aveva affiancato Macario nel suoi recenti spettacoli televisivi, Enza Giovine, che innumerevoli volte era stata la moglie del comico sul palcoscenico. In chiesa, tanti i volti noti del mondo dello spettacolo cittadino. Tra la folla è tutto un intrecciarsi di mormorii «Guarda, quello è Farassino», «Quell'attore me lo ricordo, era con Macario nella commedia di Sganarello». Alle 10,15 arriva il carro funebre, a stento si apre un varco nella siepe di gente; quando la bara di legno chiaro, sormontata da un cuscino di rose rosse è sollevata dai necrofori, si leva un fragoroso applauso, dai balconi e dalle finestre delle case vicine piovono fiori: centinaia di mani si protendono per toccare in lacrime in piemontese: «Ciao Macario, non ti dimenticheremo mai». Un altro grande, interminabile applauso accoglie il comico In chiesa: il commosso saluto non accenna a finire, la folla si stringe attorno alla cassa, attorno al dolore della vedova dell'attore Lia e dei suoi due figli, Alberto e Mauro. Il parroco don Ciliberti deve ammonire: «Per favore, ricordiamoci che siamo in chiesa, che siamo qui per un funerale, dimentichiamo il chiasso e la mondanità». L'omelia di don Ciliberti è breve, il prete dice: «In un momento cosi difficile e violento è bello ricordare l'umorismo, la semplicità umana di Macario». La messa termina, un nuovo assordante applauso si alza, l'affetto e la commozione popolare tornano a assediare il feretro: Per circa un quarto d'ora 1 necrofori sono costretti a sostare sull'ingresso, impossibile fendere la marea che ondeggia sul sagrato: ancora applausi, lacrime, urla di addio. Un'anziana donna grida più volte: •Erminio, con te muore un pezzo della vecchia Torino». Macario è stato sepolto nel cimitero generale di corso Novara. zino della ditta Sia in piazza Vittorio 15. Il Garzaniti, arrestato, deve rispondere di ricettazione. Una folla commossa ha bloccato via Garibaldi per portare l'ultimo saluto a Erminio Macario

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