Mille miliardi per Torino

Mille miliardi per Torino Annunciate le previsioni di spesa del Comune per il 1980 Mille miliardi per Torino La cifra sarà così ripartita: 615,7 miliardi inseriti nel bilancio ordinario, 397,8 per investimenti (scuole, impianti sportivi, iniziative per giovani e anziani) -1 conti economici saranno discussi e approvati dal Consiglio nella prossima settimana Nel 1980 il Comune prevede di spendere oltre mille miliardi: 615,7 inseriti nel bilancio ordinario, 397,8 per investimenti. L'ha annunciato ieri l'assessore municipale Passoni, presentando i conti economici del documento fondamentale per la vita amministrativa di Palazzo civico. La prossima settimana queste previsioni saranno discusse ed approvate dal Consiglio, poi, pausa elettorale permettendo, verranno trasformate in mutui per opere pubbliche ed in gestione per il funzionamento dell'ente pubblico. Bilancio ordinarlo. Per legge, sale del 18,6 per cento rispetto al '79, passando dai circa 500 miliardi di un anno fa agli attuali 615. Pareggia con contributi, dello Stato (quasi 500 miliardi), della Regione (una trentina di miliardi), di enti diversi per altri 50 miliardi. Le entrate proprie del Comune (tasse sulla spazzatura, sulle affissioni, per l'occupazione del suolo pubblico, ecc.) ammontano infatti a soli 38 miliardi. La voce di spesa più consistente è quella assorbita dai dipendenti; 185,6 miliardi. Seguono: le rate •ammortamento mutui» (poco più di 100 miliardi); poi, a molta distanza, le uscite per la manutenzione del patrimonio ed il funzionamento della macchina municipale (28 miliardi); l'assistenza scolastica (18 miliardi). Una curiosità: ad ogni cittadino (il calcolo è stato fatto su una popolazione di 1.160.000 abitanti) le spese ordinarie della civica amministrazione 'Costeranno» 530.834 lire, di cui 160.050 per gli stipendi del personale. Investimenti. Sfiorano, come abbiamo detto, i 400 miliardi,, una cifra record che dovrebbe servire per nuove scuole, impianti sportivi, attività culturali, Iniziative per giovani e anziani, decentramento dei servizi. Abbiamo usato il condizionale «dovrebbe», poiché siamo alla vigilia di elezioni amministrative, di un periodo in cui la macchina comunale sarà bloccata' dal rinnovo dei Consigli degli enti locali e della Regione. Ammette lo stesso assessore Passoni: -Nei 400 miliardi sono compresi mutui del 79 (per esempio, i 35 miliardi del recente finanziamento contestato dall'opposizione e ritirato dalla giunta, ndr.) e probabilmente alcune previsioni slitteranno al 1981». Il Comune ha accettato quasi tutte le richieste avanzate dai quartieri: «Con loro — aggiunge l'assessore — oaiuteremo poi le eventuali priorità: Inoltre 73,5 miliardi non saranno finanziati da prestiti bancari: .Sono contributi dello Stato, o della Regione, erogati "una tantum", per risolvere problemi urgenti. Vi sono, per esempio, i 44,6 miliardi stanziati dal governo per l'acquisto di alloggi destinati alle famiglie sfruttate. Ne abbiamo già spesi circa 23». Qual è il significato politico di questo documento finanziario? Passoni: -Siamo all'ultimo atto della tornata amministrativa 1975-80: com'era logico, abbiamo insistito sulle voci principali del nostro programma, varato nell'estate di cinque anni fa: scuole, impianti sportivi, trasporti, problemi dei giovani e degli anziani, cultura. Sul piano tecnico abbiamo voluto ancora una volta anticipare i tempi, proponendo un progetto d'investimenti che probabilmente non si esaurirà con quest'anno. Anzi, quasi sicuramente si trasformerà in un bilancio pluriennale, come indica il disegno di legge che dovrebbe divenire opearantecon il 1981». Il ragionamento dell'assessore è 'Confortato» da alcune considerazioni: fra il '75 ed il '79 gli investimenti reali (cioè a consuntivo) del Comune hanno superato di non molto 1400 miliardi di spesa; 12 mesi or sono, nel marzo '79, il prospetto di spesa fu di 215 miliardi; ne sono stati investiti 156, il 70 per cento del previsto. Quest'anno, con la pausa elettorale, la capacita d'intervento sarà indubbiamente meno incisiva. Molte cose quindi dovranno essere rinviate. Al di là di queste osservazioni, le cifre più consistenti (circa 162 miliardi), saranno assorbite dall'assessorato alle Opere pubbliche (Vindigni) che dovrà costruire scuole, impianti sportivi, centri civici, mercati, ecc. Altri 50 miliardi serviranno all'assessore Marzano per il suolo pubblico (34,2 miliardi), per ponti, canali e fognature (10,5 miliardi), per potenziare l'illuminazione di Torino (13,2 miliardi). I trasporti, tra cui, l'avvio della costruzione del metrò leggero (assessore Rolando), avranno a disposizione circa 32 miliardi; l'urbanistica (espropri, progetti), 20 miliardi; la casa (oltre ai 62 miliardi di contributi statali e regionali) avrà a disposizione mutui per altri 13,6 miliardi. Giuseppe Sangiorgio

Persone citate: Giuseppe Sangiorgio, Marzano, Passoni, Vindigni

Luoghi citati: Torino